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Durante le vacanze dov’è andato il mondo? Ho osservato e vi dico che…
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Ben ritrovati cari amici bradipolettori, tutto bene? Passate le vacanze siete tutti rientrati alle vostre attività? Bene, allora riprendiamo i nostri incontri mensili con quanto spero vi possa essere di stimolo per una riflessione insieme. Durante il periodo vacanziero il mondo è andato avanti, o indietro, dipende da dove lo si voglia guardare.
Per chi ama le statistiche i morti sul lavoro sono diminuiti rispetto allo scorso anno mentre sono aumentati gli infortuni denunciati; fonte INAIL siamo passati dai 1208 decessi del 2022 ai 657 di quest’anno mentre come detto gli infortuni sono stati 703.432 con un incremento di quasi un quarto rispetto all’anno precedente.
Secondo l’INAIL il numero degli infortuni lo si deve imputare al fatto che sono sempre più gli anziani che lavorano, con meno prestanza fisica e a volte più distratti.
E allora perché non farli andare giustamente in pensione invece di continuare ad innalzare l’età pensionabile e far si che i tanti giovani inoccupati possano entrare nel mondo del lavoro?
E poi gioiscono perché i morti sono diminuiti, Ca..o, non si può andare a lavorare senza sapere se si rientrerà a casa la sera.
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Andiamo avanti, ennesimo terremoto, questa volta in Marocco, un’ecatombe.
Durante le mie vacanze sono stato a L’Aquila e dintorni. Qui il terremoto è stato nel 2009, stanno ancora ricostruendo e fondi ne sono arrivati a spizzichi e mozzichi, stando a quanto ascoltato dai locali. L’augurio per la popolazione marocchina è che a loro non capiti la nostra stessa sorte. In compenso sono stati confermati come sede per i mondiali di calcio del 2030, Ca..o 2 volte.
Sono continuati i femminicidi, spesso denunce sono state inascoltate, oppure arrivati a processo, per il PM l’imputato è da assolvere perché “è nella cultura dell’imputato agire così, non nella sua volontà”, per saperne di più ecco il link dell’articolo dell’agenzia ANSA e a livello di Ca..o, come imprecazione siamo a 3.
Certo è che per le donne è stata proprio una bella estate se pensate a quante sono state violentate o hanno subito molestie sessuali.
Ma per fortuna ci ha pensato il compagno non sposato della strenua difenditrice della famiglia tradizionale, cristiana, e guarda un po’ anche lei, naturalmente non sposata, a dare la soluzione:” se tu donna, ragazza, vai a fare baldoria con le tue amiche e magari bevi un po’ di più, poi di cosa ti lamenti se arriva il lupo e non riesci a difenderti”.
Ca..o per la 4a volta.
Lo stesso pseudo giornalista ha poi paragonato le marce della speranza di migliaia di profughi alla transumanza delle vacche o delle pecore, dando, se non lo si era capito, degli animali a questa povera gente.
Mi viene nuovamente da imprecare, Ca..o (5).
La signora sopra citata viene in visita a Torino per la tre giorni delle Regioni e per non farla preoccupare lasciandola tranquilla, disperdiamo il corteo composto in gran parte da ragazzi, studenti, a suon di manganellate, quasi un deja vu del G8 genovese che, per combinazione anche allora, era il 2001, avevamo un governo analogo e un ministro degli interni a capo dello stesso partito a cui lei apparteneva.
Ca..o, ca..o, ca..o tre volte, così siamo a 8.
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E per questa volta voglio chiudere con una nota leggera: finalmente Pino Insegno è rientrato in RAI dalla porta principale.
Ha voluto riportare in TV “Il mercante in fiera”, un programma vecchio di 20 anni, non ha voluto al suo fianco la ragazza di allora perché ritenuta avanti con gli anni, ne ha ben 41 mentre lui, invece, è un pischello di soli 64 anni.
Come detto il programma è vecchio, nessuno lo guarda e lui si arrabbia dicendo che è colpa dei giornalisti che non pubblicizzano, che lui ha oltre 40 anni di carriera alle spalle, che lui è bravo, che lui è…. Ca..o, ma ti rendi conto che come doppiatore sei bravissimo, merito della tua voce, ma che la tua comicità è rimasta ferma alle scenette che facevi ai campi scout con i tuoi amici della “Premiata ditta”?
Erano scenette che potevano far ridere allora, ma oggi sono di gran lunga superate.
Comunque Ca..o, ti sono solidale, impreco per te (o forse no).
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E siamo arrivati alla parte musicale.
Il brano che dà il titolo a questo articolo di apertura della nuova stagione de Il Mito Ostinato è eseguito dal gruppo “La seconda Genesi”.
Gianni Bonavera e Alberto Rocchetti provenienti dai Rokketti insieme ad altri musicisti viterbesi danno vita nel 1971 a questo gruppo che, almeno nelle intenzioni, voleva percorrere le vie del progressive allora in auge, cercando anche di infilare nelle loro composizioni, anche il filone jazz alla Miles Davis.
Il risultato è l’album “Tutto deve finire”, disco che non riscuoterà, al tempo, nessun successo commerciale, ma che, per quei misteri che legano il mondo della musica, grazie ad una ristampa su CD negli anni ’90, troverà una buona accoglienza in Giappone, nuova mecca del prog che qui ancora va per la maggiore.
Vi auguro un buon ascolto e a rileggerci tra quattro settimane, Ca..o
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Foto: cloud.rtl.it
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Il Mito Ostinato ritorna lunedì 6 novembre
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