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L’insieme dei bradipi è un collettivo aperto e articolato, composto da persone con esperienze e professionalità diverse, accomunate dalla volontà di proporre un progetto originale, autogestito. All’inizio non era che un testo scritto – qui l’archivio – lanciato nel mare del web nel novembre 2008. Poi, a poco a poco, attorno a quel primo gesto, si sono raggruppate altre persone che come cerchi concentrici hanno dato vita al collettivo. Incontri sorti da amicizie, passioni comuni, o nati nelle imprevedibili svolte della vita, oltreché che della rete. Mantenendo viva la voglia di restare in contatto e comunicare insieme, bradipodiario nasce ufficialmente nel settembre 2011, da allora sono state circa 30 le “firme” che hanno lasciato un’impronta. Proponiamo uno stile di vita e di pensiero basato su lentezza e ironia, contro la schiavitù delle abitudini, delle mode e del consumo ad ogni costo. Uno spazio di informazione e approfondimento, con articoli, vignette, recensioni, poesie, condividendo passioni, dubbi e riflessioni (con particolare attenzione verso le minoranze) come fossero piccoli gesti di solidarietà. Indispensabili sono i bradipo-lettori, cioè voi che state leggendo, senza scriveremmo per parlarci a distanza senza riuscire a dare un senso a ciò che vogliamo esprimere. Nel web spesso capita, ma è un modo di comunicare che non ci garba. A partire dalla stagione 2021/2022 il collettivo ha creato due gruppi – redattori e collaboratori – dove ogni bradipo si colloca in base alla propria disponibilità. Dal 2019 dopo una lenta e accurata riflessione, abbiamo intrapreso un percorso che metta sullo stesso piano il sito e le attività in presenza. Per conoscere nei dettagli la nostra storia cliccate qui. Per ulteriori informazioni o per ricevere la nostra newsletter scrivete a info@bradipodiario.it commentate i nostri articoli e mettete “mi piace” alla nostra pagina Facebook
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Sono nato nel 1956, un' era geologica fa. Ho vissuto la mia vita sempre in ritardo di una decina di anni e ho collezionato svariate occasioni mancate per raggiungere un risultato ambito qualsivoglia. Ho frequentato scuole che non mi interessavano per nulla e svolto per trentacinque anni un lavoro che non era il mio, frutto di decisioni altrui alle quali non ho mai avuto il coraggio e la forza per oppormi. Sono uno juventino perché in famiglia erano tutti del Toro e sono ateo perché la stessa era piena di preti suore missionari e alti prelati. Vorrei essere anticonformista eretico ironico e dissacrante, gentilmente irriverente, rivoluzionario ma ben educato, consapevole perché mi sento negro ebreo omosessuale profugo immigrato malato...
Sono nato nel 1947 a Moncalieri (To). Diverse le esperienze nella media Industria, nell’Artigianato e in un Istituto Tecnico di Scuola Media Superiore. Ho studiato musica e canto (tenore) ed ho tenuto diversi concerti, in parte documentati su YouTube. Passioni: escursioni in montagna, fotografia, bicicletta. Il frutto delle mie esperienze citate sopra, e nell'ambito Artistico-Culturale e nell'Amministrazione Pubblica col ruolo di Coordinatore nel campo sociale, hanno contribuito a realizzare l'attuale figura di organizzatore di incontri atti a diffondere la Prevenzione delle malattie. Dedico volontariamente il mio impegno, nel sviluppare le iniziative da me ideate ed organizzate con l'Associazione "Più Vita in Salute" di Torino, avendo come primo obiettivo la salute dei Cittadini.
Sono nato a Torino nel 1963. Sono uno degli amici nonché compagno di fede - valdese - del fondatoredi questo progetto lento, sobrio e solidale e modestamente così mi sento anch’io. Cosa mi piace? Tutto, mi affascina il mondo e tutto quello che ancora non conosco e questo fa di me un individuo pericolosamente incostante e dispersivo. Sono il magazziniere della casa editrice Claudiana, un lavoro vario, un po’ al computer e un po’ su e giù per gli scaffali. La mia vera passione sono il disegno e la pittura, dopo il lavoro comincia quello da pittore a volte fino a sera tardi (c’è parecchio sonno arretrato). Sono molto orgoglioso di aver disegnato le suggestive poesie di Silvia Facchinetti, alle quali tento di restituire le mie impressioni visive. Dimenticavo... sono il creatore dei bradipi presenti in questo sito.
Sono nato a Torino nel 1972, cantautore, professore, graphic designer, scrittore e conduttore radiofonico e televisivo. Ho composto e interpretato più di cento canzoni sei lavori discografici in studio, la colonna sonora di un fumetto animato e molte esibizioni dal vivo. Ho ricevuto premi in diverse manifestazioni in tutta Italia, ho aperto diversi concerti tra cui quelli di Samuele Bersani, Vinicio Capossela, Nada, Subsonica, Mau Mau. Ho condiviso lo stesso palco con Stefano Bollani, Francesco Baccini, Giammaria Testa, Fausto Mesolella, Baustelle. Conduco trasmissioni su Radio Stella Piemonte, di cui sono attualmente direttore artistico. Per bradipodiario organizzo passeggiate storiche a Torino, e sono ospite sulle sue pagine per quanto riguarda i miei lavori discografici.
Sono nato a Pescara, nel 1987, scrivo su web, carta stampata e per la Tv da circa 15anni. Ma mi sporco le mani di inchiostro da quando avevo due mesi. Sono direttore di Frontiere News e ho scritto di minoranze e diritti umani su testate nazionali e internazionali, tra cui L'Espresso e Internazionale. Attualmente sono responsabile delle comunicazione per la Fondazione Gariwo - Giardino dei Giusti. Sono juventino (purtroppo) e in altre vite ho fatto l'apicoltore, il venditore di pesce fritto e "distributore di giornali in stazione". Per bradipodiario ho curato la rubrica Potere e... sul rapporto tra i poteri e la nostra vita di tutti i giorni. Senza alcuna pretesa di esaustività. Non ho mai scritto di calcio, ma c'è sempre una prima volta... nella stagione 20/21 nasce Marcatura A Uomo.
Sono nata a Torino nel 1986, laureata in Storia un po’ di anni fa e ora insegnante alla scuola media. Letterariamente parlando sono una calvinista nel senso che ho adorato e tutt’ora amo Italo Calvino, come anche Pavese, Montale, Erri De Luca. Amo in realtà qualsiasi bel romanzo mi faccia vivere dalla parte e dalla storia di un altro. Teologicamente ed ecclesiasticamente parlando, sono sempre calvinista, questa volta nel senso di protestante evangelica valdese. Spero che le mie poesie siano il modo più lento e interiore per conoscermi. Con delicatezza, pazienza, piccolezza e profondità. Ringrazio Max Cambellotti per stupirmi e onorarmi mettendo a disposizione il suo talento. Sappiate che nel mio balcone c’è la parte più vera e più scoperta di me. Leggetemi con lentezza.
Sono nato a Torino nel 1956, anno dei bravi ragazzi, tutti poeti... di Miguel Bosè, in cui 4 ragazzi di Liverpool stavano per diventare i Beatles, dell’inizio della rivoluzione cubana, dell’invasione sovietica all’Ungheria. Amo la musica per i miei trascorsi da dilettante, per essere stato speaker nelle prime radio libere e la politica che reputo vitale, se fatta attivamente dalla gente, perché, parafrasando Gaber: la politica è partecipazione. Sono sposato con Lucia, 3 figli, ex impiegato tecnico, ora pensionato, impegnato nel volontariato. Mi considero cristiano per caso, credente per convinzione, sono cristiano per via del luogo in cui sono nato, se fossi nato a Rabat sarei mussulmano per caso, ma in ogni caso credente. Co-fondatore di bradipodiario, con Il Mito Ostinato spazio all'attualità.
Sono nato nel 1964 a Fossano. Fin da piccolo ho avuto il modo di vivere a stretto contatto con gli animali domestici in campagna. Dopo il Liceo ho frequentato la Facoltà di Medicina Veterinaria per sei anni a Torino. Dal 1991 svolgo la professione di Medico Veterinario per bovini da riproduzione, piccoli animali e altre specie domestiche. Negli anni '80 ho letto i libri del veterinario inglese James Herriot, e mi sono appassionato a quei racconti. Durante lo svolgimento della professione in campagna, oramai da più di trent'anni, ho accumulato una casistica notevole. Nel tempo libero mi piace leggere e ogni tanto scrivo. Ho pubblicato con l’editore Araba Fenice: Il bue biund e altri animali di Langa (2012) – Il gatto Arneis (2014) - Amore al canile (2017) - Dove osano le rondini (2022) ed altri.
Sono nata a Milano nel 1962 e già per questo sono fisiologicamente predisposta al movimento... Se poi aggiungete che insegno Scienze Motorie e, fra i tanti sport praticati, ho fatto una discreta carriera agonistica nella Pallavolo, il cerchio si chiude. Vi chiederete cosa ci faccio qui? Ecco la risposta: l'unica terapia adatta a rallentare la mia vita frenetica è scrivere… la scrittura mi consente di fermare la mia giornata, regalandomi il tempo per riflettere su quei momenti, quegli istanti preziosi, che la veloce quotidianità, spesso non mi fa assaporare fino in fondo. Molti di "quei momenti" sono legati ovviamente al mondo della Scuola, e quindi parlerò soprattutto di questo, e del legame indispensabile con lo sport, con sicure e diverse divagazioni in altri ambiti, qui saró Sportivamente Prof!
Sono nata a Tempio Pausania nel 1987 e da quando ho imparato a leggere acquisto e divoro libri in grandi quantità. Dopo il diploma al liceo artistico-musicale volo a Roma per proseguire i miei studi nella facoltà di Lettere. In questi anni “incontro” un'indesiderata coinquilina, la sclerosi multipla, con cui intraprendo una forzata convivenza che mi ha insegnato il valore della lentezza. Nel 2020 apro il blog Elogiodellalentezza nel quale parlo di libri, cinema, comunicazione e lentezza con un particolare focus sul mondo della malattia. Ho giocato a pallavolo, suonato il clarinetto, coltivo la passione per il cinema, la fotografia e le camminate nella natura. Non so ancora cosa farò da grande, per questo sono in cammino per trovare la mia strada. Qui vi propongo I Lentometraggi.
Sono nata a Bergamo nel 1960, Scorpione, ciclista. Un nome che per un po’ ho tenuto segreto. Sono qui per via dei miei esperimenti. Ho fatto la rider a Milano per tre anni, in mezzo al covid scorrazzavo serena nella città bellissima che solo noi abbiamo visto. Con Barbara la rider ci trovavamo per la pausacaffè in piazza Duomo deserta e assolata. Metti lo zaino al posto del tavolino tira fuori il termos due bicchierini di vetro due dolcini e siediti in mezzo alla piazza mentre attorno tutte le razze di forze dell’ordine stazionano a controllare i piccioni… Quei picnic hanno attirato i fotografi che hanno chiamato i giornalisti che hanno chiamato le tv, sono la rider più vecchia d’Italia. Qui sarò La More, cercando d'invitarvi a pedalare con me nelle strade del mondo...
Sono nato nel 1965, laureato in Musicologia all’Università di Pavia e diplomato in Pianoforte, Musica corale e direzione di coro e Composizione al Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia. 30 anni di intensa attività concertistica in rassegne nazionali ed internazionali sia come solista sia in formazioni da camera. Sono titolare della cattedra di musica nell’istruzione statale. Al mio attivo più di 600 recitals, incisioni, direzioni artistiche di festival e rassegne. Qui ampia parte del mio repertorio. Dal 1996 sono titolare del Ministero musicale al Tempio Evangelico Battista di Torino Lucento e collaboro col ministero dell’Ucebi. Iscritto - 1999/2020 - all’ordine dei giornalisti come pubblicista collaborando con periodici e testate. Amo leggere e interloquire con il pubblico durante i concerti.
Sono nata a Nichelino (TO) nel1950, quando era ancora un paesino pieno di verde. Ricordo che viaggiavo in bicicletta in mezzo ai campi, tra siepi di more fino al torrente Sangone. Ho abbattuto muri e saltato fili spinati, alternando prati di rose a cardi palustri camminando in tondo nello stagno e in silenzio e in compagnia di me stessa. Ho attraversato montagne a piedi scalzi trascinando pietre lisce e dorate. Sono passata nel cerchio di fuoco forgiando il mio carattere, scivolando su spesse lastre di ferro battuto e l’aquila mi ha accolto nella terra di mezzo in simbiotica appartenenza e non mi bastano i cieli per esplorare la mia anima. È un grafico di petunie rosse attorcigliate alle edere che si muove tra terra e cielo incantando la luna che lumeggia stelle compiacenti
Intorno ad un tavolo della Portineria di Comunità di Borgo San Paolo a Torino, abbiamo approfondito che cosa vuol dire raccontare e raccontarsi sul web, scoprendo dinamiche, trucchi, e possibilità senza cadere nelle trappole che esso spesso propone. Arriviamo da diverse esperienze di vita e professionali, accomunate dal voler stare insieme e nonostante il nostro essere diversamente giovani, intendiamo conoscere e usare in modo creativo e gratuito la rete. I nostri nomi sono Caterina Odennino, Clotilde Ravizza, Maria Rosa Caire, a cui vanno aggiunti i nomi di Gemma Tarditi e Silvia Falcione, che hanno contribuito a elaborare quanto leggerete in questa rubrica. Non intendiamo fermarci e ci auguriamo di allargare la partecipazione a questo progetto ad altre persone.
Nato a Torino nel 1961, sposato, Teresa la “fortunata”, due figli, Gabriele e Laura. Educatore per 20anni, nel '95 ho fondato il Centro Ragazzi Il Bradipo, un’avventura ricca di gratificazioni, che porto ancora con me, grazie al rapporto di amicizia che prosegue con alcuni ragazzi che hanno “vissuto” quello spazio. Il nome bradipo mi è rimasto appiccicato addosso, tanto da sceglierlo per questo progetto! Dal 2005 sono membro della Chiesa Valdese, dopo un passato da credente senza chiesa. La mia filosofia di vita: sobrietà, lentezza, solidarietà, senza prendersi troppo sul serio considerando l'ironia fondamentale; convinto che questo crei serenità. Amo la radio, da ascoltatore e da conduttore, Contro/Versi è la mia ultima creatura. "W il piccolo è bello", da questo assunto nascono le mie rubriche.
Sono nata nel 1993 a Torino, 2013 diploma al Liceo Socio Psico Pedagogico, 2023 laureata in Scienze della Formazione. Non ho particolari ‘hobby’ (anzi, ritengo tale parola alquanto fastidiosa) amo scrivere, fotografare e ascoltare musica. Fotografia: non ho grandi doti, scatto ciò che ritengo personalmente bello. Musica: preferisco il genere ‘pop rock’, anche se ogni tanto ascolto cose diverse. Scrivere è la mia valvola di sfogo, perfetta arma d’evasione dalla realtà. Sogno a occhi aperti e chiusi, e sono fermamente convinta che le persone negative come me, non è vero che non sperano o non sognano. Il mio mondo non dorme mai, mi aiuta ad andare avanti, anche quando la realtà mi dice chiaramente che la strada da percorrere è tortuosa. Coordino il progetto e vi racconterò del mio mondo e di piccole realtà sociali.
Sono nato a nel 1969, coetaneo di capolavori come Abbey Road, Led Zeppelin II, In The Court of the Krimson King. Ho vissuto a Napoli, Bologna, Firenze, un po’ a Milano e ora a Torino, con la mia compagna Federica e dove sono cresciuti i nostri tre figli. Sono architetto, ma ho lasciato la libera professione e ora sono funzionario della Regione Piemonte. Mi sembra di non avere fatto poi tante cose, almeno non quante avrei voluto… Ma, a ripensarci, non mi sono mai davvero fermato e la proposta di collaborare con bradipodiario ben si sposa con l’impellente esigenza di lentezza, che spero di poter finalmente coltivare. Almeno, sono sempre riuscito a suonare e proprio questo sarà lo spunto di partenza per raccontare frammenti di musica degli ultimi 40 anni, a partire dai concerti che ho avuto la fortuna di vedere.
Nato a Torino nel 1970 e da sempre abito in questa città che amo tanto. Mi occupo di cooperazione internazionale dal 2010 collaborando con Compassion, ONG internazionale che sviluppa progetti umanitari in Africa, Asia e Centro e Latino America. Mi piace vedere il mondo con il ragionamento e con la passione aggiungendo, talvolta, anche con un tocco di follia (ma proprio talvolta!!!). Sono un terribile curioso, un navigante senza mete precise, con una mano sul timone, un occhio alle vele ed un altro agli orizzonti. Le altre mie passioni sono la musica, che mi permette di perdermi nei sogni e la lettura che mi apre a logiche ed esperienze diverse (mente e cuore). Lettore di bradipodiario quasi ai suoi albori, dalla stagione 2022/2023 ho il piacere di poter lasciare qualche mia riflessione.
Sono nato a Ferrara nel 1964, dove vivo con mia moglie Rossella, che alleno tutti i giorni come campionessa olimpionica di pazienza. Provengo da studi classici, poi giuridici, e poi ho abbracciato più felicemente altre discipline formative che non sto ad enumerare. Un po' di tutto, insomma, e di tutto poco. Per vivere lavoro come impiegato comunale, mentre per sentirmi vivo mi dedico - in modalità autodidatta - al disegno e alla scrittura in una moltitudine di forme. In particolare scrivere la propria biografia in dieci righe è la vera impresa letteraria della mia vita (due erano anche troppe). Purtroppo esce incompleta per il difetto, spero scusabile, che sono ancora vivo. Ecco, già, mi stavo dimenticando di citare l’ironia come ulteriore compagna di vita. Quello che produco è visibile sul sito umbertoscopa.it
Sono nato a Torino nel 1984. In tasca diversi interessi, che amalgamo principalmente attraverso la scrittura, con cui elaboro idee nuove o rinnovate. Oltre ad alcuni esseri umani, libri, film, dischi e buoni amici e compagni di ventura. Veicolati dalla scrittura, nel tempo i progetti collettivi hanno assunto diverse forme. In valigia, oltre ad articoli, racconti e poesie, si sono aggiunte e aggregate la radio, l’associazionismo, le pratiche filosofiche. Le mie rubriche: Avventure Pedestri diario viandante, narrazione, metafore, riflessioni derivanti dall’arte del camminare senza competere, Attraverso Lo Specchio libero spazio, fantasie e (af)fabulazioni, Cronache Del Dopovirus come ho imparato a non preoccuparmi e amare il presente, Il Piccolo Diario Di Portineria finestra sulle "portinerie di comunità" torinesi.
Nato nel 1960 a Torino da genitori catanesi, un duplice animo mi convive: solerte, sobriamente sabaudo per formazione; magmatico ed intuitivo per provenienza. Studi scientifici al liceo, giuridici all'università, un lavoro assolto in campo assicurativo, le passioni per la politica, un'antica militanza estinta; le arti visive, sceniche; libri, non solo come letture ma anche feticci, presidii di idee.
Tutto mi definisce un osservatore bradipo ed irrequieto.
Da qui e con tanta presunzione proverò a descrivere l'attualità, il costume, la politica di ieri e di oggi, tracciando percorsi non consueti; secondo il senso delle parole e degli eventi, dei "segni" dell'agire nella vita pubblica. Con un'ambizione: restituire a 2,3 lettori il gusto o il ricordo di una libertà. Inconsapevolmente smarrita.