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Non solo una leggenda. Le cicogne sono una realtà.
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Mettetevi comodi, l’articolo è molto lungo, ma non ho voluto tralasciare nulla, e raccontarvi il tutto con dovizia di particolari e testimonianze…
Se vi dico cicogne cosa vi viene in mente? Vi vengo in aiuto aggiungendo: i cavoli! Adesso dovrebbe essere tutto chiaro, le cicogne e i cavoli hanno a che fare con la nascita dei bambini… tranquilli… sono a conoscenza che essi vengono generati in altro modo, però popolarmente parlando, le cicogne e i cavoli sono strettamente legati alle nascite. Come sarà nata la leggenda legata alle cicogne? La spiegazione è molto semplice, o quantomeno così pare: un tempo, nelle case in cui era appena nato un bambino, veniva acceso il fuoco a prescindere dalle stagioni, per tenere il piccolo più al caldo. Il comignolo caldo attirava le cicogne, che dunque sceglievano proprio quella casa per fare il nido.
Dopo questa lunga introduzione vi devo motivare il perché all’interno di Tempo Lento ho deciso di parlarvi di cicogne, esse evocano un tempo lontano, ancora ben presente nella mia memoria, dove le leggende, le favole, le fiabe – recentemente ho scoperto che quasi tutte, comprese quelle più famose non sono che delle trasposizioni tratte da un libro dal titolo Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, 50 fiabe scritte nel 1600, dove i più famosi autori hanno attinto per scrivere le loro storie – la facevano da padrone, in alcuni casi per non dire la verità, basti pensare a Babbo Natale. Esse avevano un sapore magico, che molto probabilmente non tornerà più, un tempo lento… Così quando mi sono imbattuto in questa notizia – tratta dal settimanale Riforma del 24 febbraio 2023 – la mia mente è tornata a quel tempo, con un pizzico di nostalgia e da difendere a ogni costo:
Anche quest’anno la ciminiera dell’ex setificio Vagnone accoglierà la nascita di nuovi cicognini nel nido posto alla sua sommità. Siamo giunti a metà febbraio e la ciminiera è ancora al suo posto ad accogliere, come ormai da più di un secolo e mezzo, coloro che entrano nel concentrico di Pinerolo da stradale Fenestrelle. A metà febbraio ha inizio il periodo di nidificazione delle specie di volatili selvatici così come convenzionalmente stabilito dall’articolo 42 comma 7 del Regolamento della città di Pinerolo di Igiene ambientale e di Benessere degli animali: «In caso di restauri o ristrutturazioni, possono essere concesse deroghe solo al di fuori del periodo di nidificazione, ovverosia tra il 15 settembre e il 15 febbraio, previa autorizzazione degli uffici competenti e a fronte della compensazione obbligatoria con idonei nidi artificiali». Da alcune settimane infatti il nido è nuovamente occupato con continuità dalla coppia di cicogne stanziali, ribattezzate Pina&Raul la richiamare la loro “pinerolesità”, che si possono osservare mentre armeggiano nel nido e apportano materiali nuovi per riparare i danni dell’inverno che ci sta finalmente lasciando. Questo è un manifesto indicatore dell’inizio dell’attività di preparazione alla nuova deposizione delle uova.
Il Coordinamento delle Associazioni Pinerolesi, da tempo impegnato a tutela delle cicogne, esprime la sua prudente soddisfazione nel rilevare che gli interessi economici, almeno finora, non hanno prevalso sugli ideali mentre i sogni e le speranze, almeno in questo caso, hanno prevalso sulla logica brutale di scelte cieche e insensibili che preferirebbero sostituire un’area di valenza storica per la città con l’ennesima piattaforma commerciale, ossia con un parallelepipedo prefabbricato… Il Coordinamento auspica quindi «un ripensamento sulla nuova destinazione commerciale dell’area dell’ex setificio Vagnone da parte dell’amministrazione comunale».
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Letto questo ho voluto approfondire per capire come fosse proseguita la storia, così ho trovato una petizione sulla piattaforma change.org datata 14 maggio 2022 creata da Simona Casadei che ha raccolto 53.976 firme: Per costruire un ennesimo supermercato hanno dato l’autorizzazione all’abbattimento della ciminiera che ospita una famiglia di cicogne stanziali, sita nei pressi della caserma dei Vigili del Fuoco di Pinerolo. Quelle cicogne sono ormai simbolo della nostra città e trovo non percorribile l’idea balzana del Comune di traslocare le stesse su un palo nel parco Olimpico. Le Cicogne sono animali protetti e in questi giorni incominceranno a deporre le uova. Fermiamo la follia umana e salviamo un piccolo angolo di natura, che ci racconta dell’alternarsi delle stagioni, dell’amore fedele, della bellezza pacifica di questi meravigliosi animali. Firma la petizione!!!!
A distanza di otto mesi – gennaio 2023 – sulla stessa piattaforma viene pubblicato questo comunicato, che riproduco parzialmente: Vittoria! Dopo mesi di battaglie e grazie ad ognuno di voi, alle vostre firme, finalmente posso annunciarvi che il nido delle cicogne di Pinerolo è salvo. La proprietà ha rinunciato a portare avanti il vecchio progetto che prevedeva l’abbattimento della ciminiera sulla cui sommità vivono due cicogne stanziali, e la contemporanea costruzione di un posatoio a chilometri di distanza da questo nido. Nel nuovo progetto, che (ahimè) continua a contemplare l’abbattimento della ciminiera, ora almeno è prevista la costruzione di un manufatto con caratteristiche simili alla ciminiera preesistente a pochi metri dalla stessa, sulla cui sommità verrà trasferito il nido di Pina e Raul… Simona Casadei
Passano altri sei mesi – giugno 2023 – ecco un nuovo aggiornamento: Buongiorno a tutti, vi scrivo perché le cicogne sono nuovamente in pericolo. Nonostante tutte le rassicurazioni dell’amministrazione comunale, di tutte le promesse fatte a voce (bei tempi quando la parola aveva il peso di un contratto scritto!!) non è rimasta traccia nei progetti e negli impegni scritti presentati dalla proprietà e accolti dal Comune. Di certo rimane l’abbattimento della ciminiera, e la costruzione di un posatoio in prossimità. Nulla si dice sul trasloco del vecchio nido sulla nuova costruzione (condizione indispensabile per la salvezza di Pina e Raul), che doveva essere coordinato da esperti del settore e, tanto meno, sullaa costruzione di altri posatoi che avrebbero dovuto accogliere altre famiglie di cicogne. La sensazione di essere stata presa in giro è forte. Quindi vi chiedo di rimanere pronti a farvi sentire. A queste condizioni non mi fermerò come non si fermerà il Coordinamento delle Associazioni Pinerolesi. Grazie di tutto. Simona Casadei
A questo punto affino ulteriormente la mia ricerca e provo a contattare Simona Casadei, che si rende subito disponibile ad aggiornarmi sulla vicenda: Buongiorno, la situazione attualmente è la seguente, da ottobre la ciminiera potrà essere abbattuta.
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Qualcuno obietterà che l’ostacolo a nidificare delle cicogne è un problema infinitesimale, respingo l’eventuale obiezione in quanto questa rubrica si occupa di tutto quanto rende la nostra vita lenta e semplice, sono altre le rubriche che si occupano di temi “alti”, ed è proprio questa la caratteristica del nostro progetto, saper coniugare tematiche cosiddette “leggere” con quelle più “importanti”, entrambe hanno la stessa dignità su queste pagine.
Concludo con un ricordo, ho avuto modo di recarmi due volte al Centro Cicogne di Racconigi in provincia di Cuneo, gestito dalla Lipu, uno spazio dove la natura domina e racconta direttamente la vita di questo splendido volatile. Di supermercati ne abbiamo a sufficienza, sottrarre spazio al creato, priva tutti, in particolare alle giovani generazioni, storie e aspetti reali dei nostri territori, già troppo cementificati…
Ne ho aspettate, canzoni/Ne ho aspettate, di cicogne… così canta Roberto Vecchioni in Canzoni e Cicogne con l’augurio che ci venga data la possibilità di aspettare che le cicogne arrivino a nidificare sui nostri tetti, sulle nostre ciminiere.
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Foto: kodami.it
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Tempo Lento ritorna martedì 7 novembre
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Ringrazio per questo articolo che dà visibilità ad una piccola grande battaglia, onesta e sincera, che è attraversata comunque da grandi temi. Nel particolare si legge l’universale, insegna Aristotele.
Aggiungo timidamente il consiglio di un film surreale, del 2012, per la regia di Silvio Soldini, l’ autore del più celebre “Pane e Tulipani”. Il film è “Il comandante e la Cicogna”. I due titoli sono accomunati dalla stessa leggerezza che sa dire o alludere a piccole grandi cose della vita.
Buon viaggio lento e buona visione.
Grazie Enea per la segnalazione, Pani e tulipani è uno dei miei film preferiti, visto diverse volte, non conosco il secondo ma sarà mia cura andarlo a cercare e w le cicogne.