Il Parto Dell’Asina

di Silvio Marengo

 

L’articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2024

 

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Dall’esperienza di un veterinario pratico 

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Prende il via oggi una nuova rubrica dal titolo Il Curioso Mondo Degli Animali, curata da Silvio Marengo, di professione veterinario, ha pubblicato diversi libri sul mondo degli animali, tra cui alcuni con la casa editrice L’Araba Fenice. Questo che state per leggere è un racconto inedito.

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Vittorio mi ha di nuovo chiamato. Lui è vecchio e io non sono più giovane.

Lui è un artigiano in pensione. Gli piace tenere in un terreno vicino a casa una coppia di asine e un maschio, e alcune pecore e capre, con una decina di galline e oche. Non gli danno alcun reddito ma gli tengono un sacco di compagnia. I maligni dicono che impiega i soldi della pensione per mantenere questi animali. Io dico semplicemente che andare tutti i giorni un paio d’ore a governarle è un passatempo sano, molto più sano che spendere i soldi nei bar, magari giocando la pensione alle carte.

Ha un asino maschio che chiama “Pippo” e due femmine. Quando Vittorio arriva al podere e lo chiama da lontano, Pippo inizia a ragliare forte, perché lo saluta a modo suo.

Pippo serve le due femmine e tutti gli anni ottiene due figlioli. Lo scorso anno due figli di Pippo hanno gareggiato nel famoso Palio degli Asini che si svolge ad Alba.  

Vittorio mi ha telefonato perché c’è un’asina che non riesce a partorire. Salgo in macchina e vado subito a vedere. L’asina ha terminato il tempo della gravidanza ed è dilatata nella maniera giusta. Il piccolo dentro non è nella posizione solita, quella adatta ad uscire. Ha messo solamente due sottili zampette lì sul limitare della “natura” rammollita e gonfia della madre. La testa, invece di essere vicino alle zampette anteriori e prossima ad uscire, è completamente piegata sul lato sinistro e rivolta all’indietro. All’asina in piedi leghiamo le due zampe posteriori, sopra i garretti, per evitare salti laterali o calci improvvisi. Lo smalto dei miei denti va protetto, lo dice anche la pubblicità in televisione. Mi abbasso, in ginocchio dietro alla femmina, indosso un guanto lungo e infilo tutto il braccio dentro, arrivando con le dita ad afferrare le due piccole orecchie. La testa però non si riesce a ruotare, per via dello spazio troppo ristretto del canale del parto. Vittorio tiene una mano rassicurante sulla groppa della femmina, e con l’altra tiene la sua coda, per evitare che mi colpisca la faccia: è un po’ sporca, e io non ho bisogno di cipria.  Spingo due volte il piccolo giù nel ventre della madre, per avere più spazio a disposizione e potergli ruotare la testa. Alla fine, riesco a mettere due dita della mano sinistra nella bocca dell’asinello, che me le morde piano. Siamo tranquilli che è vivo.

Afferro poi la piccola mandibola e la sposto nella direzione giusta, quella dritta verso di me. Dopo aver legato le due zampette con una cordicella, le tiriamo leggermente per far uscire l’asinello, che adesso può percorrere il canale nella posizione più adatta. Fa lentamente ingresso nella Vita. Passando attraverso la “porta del mondo” una simpatica e impellicciata asinella, una graziosa femminuccia alta come un cavallino a dondolo. Vittorio le passa una manciata di paglia asciutta sulla testa e sulla schiena, l’asciuga. Poi subito la battezza: “Virgola”, perché era messa per storto. 

Foto di copertina: Laura Rissone

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One Comment

  1. Gemma Reply

    Sapere cosa fare e farlo con delicatezza e precisione per aiutare la vita nascente a fare il suo ingresso nel mondo! Una persona attenta e affettuosa vicino alla partoriente. Ecco, forse anche per tante donne potrebbe essere così, anziché essere tagliate con episiotomie e cesarei non necessari!

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