Una Danza Macabra

di Gian Michele Spartano

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Il governo della prima ministra della storia italiana.
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Diamo seguito al musicale richiamo di altro redattore di una politica ridotta in toto a puro spettacolo e chiediamoci quale sia il genere che appaia più di moda. Propongo che ognuno dei lettori ci aiuti, dica la propria su cosa diavolo gli ispirino le notizie che quotidianamente piovono in questo autunno, la cui uggia vanifica i variopinti foliage di monti e valli italici, al momento non ancora alluvionati… Nel frattempo che arrivi qualche idea, allo scriba squattato ai piedi del Tempio Aperto sembra che la politica di casa nostra, almeno quel che ne resta, conservi i caratteri di una danza macabra.
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L‘esempio che, fra interni ed internazionali, ha il denominatore comune di ogni terrificante aborto è rappresentato plasticamente dal voto di astensione alla risoluzione ONU riguardante l’immediato cessate il fuoco su Gaza. Una “risoluzione” dell’Assemblea  genera nei confronti dei protagonisti di una controversia internazionale un invito, certo non vincolante, ma senz’altro la più autorevole (“fondamentale e insostituibile” a dir di Mattarella) espressione di volontà della Comunità Internazionale a livello mondiale rispetto ad un conflitto in corso. E cosa fa il rappresentante meloniano? Cerchiobottismo alla nitroglicerina: in  sostanza non ci associamo alla favorevole maggioranza -come per dire: che possano continuare gli atroci sfracelli su Gaza- poiché il testo della risoluzione non pone l’accento con sufficiente fermezza contro il massacro del 7 ottobre sui civili Israeliani.
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Si vorrebbe rinunciare ad ogni commento agli strazi di questo governo, rispondere con il silenzio, ma qualche parola bisogna pur spenderla per i pochissimi dormienti, mentre il vostro scrivano si destreggia a gran fatica fra le macerie della nobilissima politica.
Si vuole solo osservare che ogni provvedimento dell’esecutivo, per lo più estemporaneo, motivato da flautolenti contorcimenti addominali più che dal pensiero, hanno un preciso comune obiettivo: perpetuare al potere a suon di spot l’esistenza di questa classe politica. Scappa qualcosa? È subito pronto lo spot!
Si è giunti persino a conferire cittadinanza italiana con tanto di Consiglio dei Ministri ad hoc, ad una bambina inglese malata terminale, perché lì si è colto che poteva sortirne un fantastico plauso per Giorgia &C a livello persino internazionale.
Lo stesso per tutto il resto della fuffa propinata: la “Guantanamo” per immigrati in terra d’Albania che verrà varata alla vigilia delle elezioni di giugno; l’ irricevibile progetto di riforma presidenziale, che spianerebbe come ora e per sempre il Parlamento ed ogni potere d’intervento del Presidente della Repubblica quale garante democratico della Costituzione.
Per non dire dell’anaconda riformatrice che vorrebbe ingoiarsi d’un sol boccone il potere giudiziario con la separazione delle carriere, così da mettere l’accusa a servizio del governo. L’autonomia e indipendenza, perse da una parte,  le andremmo così a conferire in maniera economicamente “differenziata” alle regioni più ricche del paese, scollandolo ancora più socialmente, come se 160 anni di meridionalismo non ci avesse sfiorato, pur di tenere insieme tale congrega di figuri, che definire di “destra” è come sputare in un occhio al busto di Quintino Sella o di Indro Montanelli; ma anche sì… della stessa Buonanima!
Questi di oggi sono miserabili giocolieri di una danza macabra mai prima celebrata.
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Foto: Gian Michele Spartano
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Tempio Aperto ritorna venerdì 1 dicembre
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One Comment

  1. Bruno Reply

    Come genere musicale sceglierei quello demenziale alla Skiantos anche se loro almeno facevano ridere, alle volte anche in maniera intelligente. Sulla povera bambina inglese non mi sembra di esagerare nel definirlo sciacallaggio, e poi lei si è quelli che muoiono in mare no.

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