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Un carosello di storie gotiche da assaporare nei lunghi pomeriggi invernali
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Forse, se non si fosse fermato ad asciugarsi la fronte proprio in quel punto, Morton non avrebbe notato la casa bianca e nera. Di fatto, si era appena rimesso il berretto ed era tornato a inforcare la bicicletta, che il suo sguardo fu attratto dal cancello in ferro battuto nel muro, oltre il quale colse un’apparizione fugace di luci e ombre: talmente fulminea da impedirgli di capire ciò che aveva visto, ma da costringerlo ad accostare goffamente, semiappollaiato sul sellino, e a sbirciare da dietro le sbarre di metallo. Tra nuvole di fiato, scorse una casa come tante, antica, in legno e muratura, circondata da un sobrio giardino all’italiana. Sembrava uno schizzo a inchiostro: le travi strette, il vialetto imbiancato dalla brina invernale, la simmetria tronca dei tassi con le loro ombre allungate… Le case analoghe in cui si era imbattuto erano diroccate – i timpani sbilenchi o inclinati in avanti – e sprofondate sotto il peso dei secoli; questa invece stava eretta, le linee precise e l’inclinazione giusta. Ciò nonostante, non pareva affatto una costruzione recente.
Morton la osservò a lungo, ne apprezzò l’ordine, il metodo e la disciplina; quella casa, che non cedeva a compromessi, che mostrava di dominare la gravità e il tempo, incontrava la sua approvazione. Rimase un bel po’ a sbirciare da dietro le sbarre del cancello. Vi regnava una quiete particolare. Quel posto gli ricordava qualcosa, ma fu solo quando – finalmente – si decise a staccarsi da lì e a riprendere a pedalare lungo la strada che capì di cosa si trattasse, e questo perché, girandosi a guardarla, la vide da un’altra prospettiva ed ebbe modo di notare diverse file di figure in arte topiaria sui due lati di un ampio viale. Erano alberi potati in forma elaborate e familiari: torri, cavalli, alfieri, re e regine, con davanti i lunghi ranghi dei pedoni. In un giorno d’estate l’effetto forse sarebbe stato festoso; in quella fredda immobilità, invece, era funereo, sbalorditivo. Morton e la sua bicicletta sbandarono, e lui dovette lottare per recuperare l’equilibrio intanto che svoltava dietro una curva. Sì, era proprio così: la casa gli aveva fatto venire in mente il gioco degli scacchi. Una scatola di pezzi, una scacchiera piatta, il disegno monocromo di brina e ombra. Per pura coincidenza l’idea gli era venuta prima di vedere gli alberi potati – sempre che il proprietario non fosse stato colto dalla stessa visione e avesse progettato il giardino di conseguenza. Oppure no, pensò Morton: forse aveva inconsapevolmente intravisto gli alberi da un’apertura nel muro, e aveva fatto l’associazione senza rendersene conto. Doveva essere andata così.
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Curiosi di sapere come va a finire la storia? Sì, quello che avete letto finora è l’incipit di un racconto, “Uno studio in bianco e nero” di Bridget Collins. Quindi, se volete soddisfare la vostra curiosità e scoprire come la casa misteriosa attirerà di nuovo a sé Morton, non dovete far altro che procurarvi il volume edito da Neri Pozza, “Natale con i fantasmi”. Oltre al già citato, troverete raccolti in questo volume i racconti di altri autori con protagonisti tormentati, atmosfere gotiche, paesaggi arabescati dalla neve e un sottile filo di mistero e inquietudine a unire idealmente tra sé le diverse storie. Il binomio fantasmi e feste natalizie è un classico della letteratura, a partire dai celeberrimi racconti di Natale di Charles Dickens e l’editore Neri Pozza vuole rinverdirne i fasti raccogliendo le creazioni di alcune delle più famose penne della letteratura anglosassone contemporanea. Insieme a “I fantasmi dell’inverno”, questi due libri di racconti si prestano bene a essere centellinati in queste fredde giornate invernali, magari accoccolati sul divano, sotto una coperta calda e con una bella tazza di tè fumante, a scacciare i brividi indotti dalle temperature e dalle letture stregate tra le pagine.
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Nell’ambito delle attività di sostegno del nostro collettivo alla Libreria Indipendente La Ciurma, è possibile acquistare il libro, con spedizione gratuita, scrivendo a info@bradiopodiario.it
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Foto: Sara Migliorini
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Il Bradipo Legge ritorna lunedì 5 febbraio
Grazie Sara per il suggerimento
Mi sembra un libro perfetto per attirare dei nuovi lettori, con le sue atmosfere misteriose e curiose. E speriamo che arrivi anche una spruzzata di neve!
Grazie Sara come sempre.