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Lombardia fra bici e caffè al bar. “Il presente ricordato” saggio di Gerard E. Edelman, neuroscienziato.
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19 settembre h 9:20 groppello d’adda. bar pizzeria il mulino
qui a groppello non so cosa fare quindi vado con mio zio. Io sono piccolo non riesco a salire da solo sul camion. mi carica lui con la verdura e la frutta.sto in giro tutto il giorno a consegnare nei negozi di milano. ke è un bel paese. il più bello è il negozio scavato nella terra. hanno scavato una stanza vera e propria con i muri di terra e il pavimento di terra. per fare il pavimento hanno appoggiato uno strato di assi da cantiere e poi un altro strato nel verso opposto. poi hanno scavato uno scivolo a lato per far arrivare i camion con la roba da scaricare.
stamattina mio zio mi dice toh e mi dà una banana. si vede che l’ha avanzata dal carico. non ho mai mangiato una banana. inizio a mangiarla e lui guida e mi tiene d’occhio. non dice niente. attento a non sporcare capito? sul camion non c’è uno spillo fuori posto. non una briciola. tutto pulito. bisogna stare attenti a non sporcare. quando l’ho finita gli do il picciolo. ma dov’è la buccia? mi dice. eh ho mangiato tutto cosa ne so io. e mio zio tutto serio. com’era? un po’ dura. sì non è che mi è piaciuta molto. a me le banane non è che mi piacciono. mi è rimasto il gusto della prima volta. sai che anche mia mamma è a milano. ha 12 anni e fa la piccola da una sarta che era sfollata nella cascina dove vivevano i miei nonni. contadini mezzadri bergamaschi. la tengono come piccola per insegnarle il mestiere. da grande voglio fare la sarta. mi racconta che con la cugina camminano lungo via moscova con un passeggino con dentro chissà cosa ma certo non un bambino. ridono felici. mi dice che a milano la gente vive nelle baracche. è vero? nelle aiuole dei viali sì. ci sono i milanesi che stanno costruendo le baracche di legno per star vicino alle loro case bombardate. eheh ci vorranno almeno dieci anni per mettere a posto tutto. ma guarda ke non sono come questi qui che arrivano dall’africa. si vede che sono milanesi. baracche sempre pulite in ordine non c’è sporcizia in giro. tu passi nei viali e le baracche sono nelle aiuole dei controviali. a milano tutti i viali hanno gli sfollati. beviamo il caffè
ad andare sempre con mio zio conosco come son fatti i negozi. entriamo dal retro per scaricare e quindi so bene com’è sopra sotto come entrare uscire. il più bello è quello dove andiamo sempre a consegnare. entri e sul bancone c’è la liquirizia in bacchetto. dei mazzi così. la vedo tutte le volte che vado e non posso comprarla. in paese siamo tutti poveri e allora io e il mio amico decidiamo di rubare. conosco bene il negozio. gli dico tu vai e distrai il proprietario che penso al resto. lui va e porta il proprietario girato di spalle. entro e giù subito al piano di sotto dove ci sono le cose. scendo e la prima cosa che c’è proprio lì davanti è un grande mazzo di liquirizia. non guardo neanche. lo prendo e scappo via dall’uscita di carico. vedi stasera ke in paese sono tutti per strada con un bacchettino di liquerizia in bocca?
pago il caffè
è anni che racconta sempre la stessa cosa. e si dimentica di averla raccontata e la racconta di nuovo. la so a memoria.
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20 settembre h 14:20 milano. semaforo rosso. rotatoria piazzale loreto
guarda che sei sulla zona di rispetto delle bici. vedi? la prossima volta stai indietro. no la prossima volta vado ancora più avanti perché voi della bici avete rovinato milano.
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10 ottobre h 16:00 milano. semaforo rosso. rotatoria piazzale loreto
la macchina dei carabinieri finestrino abbassato ferma nella zona di rispetto della bici. aspettano il rosso. li guardo. loro non guardano me.
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Foto: Laura Morelli
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La More ritorna mercoledì 15 novembre
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