Il nuovo lavoro del cantautore torinese Fabio Caucino, un disco per far respirare l’anima
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⇒ di Giuseppe Rissone ≈ Bradipo Reporter
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Quando non te l’aspetti ecco arrivare un email da un amico – personale e di questo sito – che non sentivi da tempo, il suo nome è Fabio Caucino, per chi non lo conoscesse ecco una breve biografia: nasce a Torino, cantautore, professore e conduttore radiofonico e televisivo. Ha lavorato come compositore ed interprete producendo più di cento canzoni, cinque lavori discografici, la colonna sonora di un fumetto animato e molte esibizioni dal vivo. Oltre ad essere stato premiato in molteplici manifestazioni in tutta Italia, ha aperto i concerti di Samuele Bersani, Vinicio Capossela, Nicola Arigliano, Nada, Subsonica, Mau Mau e Bruno Lauzi. Ha condiviso lo stesso palco con Stefano Bollani, Francesco Baccini, Giammaria Testa, Fausto Mesolella, Baustelle. Ha condotto con successo per quattro anni trasmissioni radiofoniche su Radio Stella Piemonte (web radio), di cui è attualmente direttore artistico.
Lunedì 21 marzo è uscito sui maggiori store digitali, in CD e in vinile (anche in limited edition white) il suo quinto album, atteso ormai da quattro anni, dal titolo Morimmo tutti d’abbondanza. Il professore – cantautore sceglie l’equinozio di primavera come scommessa, come messaggio nella bottiglia per il futuro, come rinascita.
Morimmo tutti d’abbondanza prelude ad una fine, induce ad un nuovo inizio. Il cantautore compone in tempi non sospetti ciò che si è materializzato nell’ultimo anno con disarmante lucidità ed una essenziale semplicità. L’autore sceglie in ogni piega del suo nuovo lavoro di togliere piuttosto che aggiungere, di veicolare i suoni e le melodie invece di costringerle.
Scritto, arrangiato e prodotto attraverso questo spirito Caucino si avvale dell’ausilio di due soli strumenti, violoncello e fisarmonica, in larga parte registrati in presa diretta, che orchestra sapientemente in modo da valorizzarne le timbriche, le sfumature, il suono, fino a rendere musica il silenzio, i respiri e alcuni rumori naturali come la pioggia.
Accompagnato dalla camaleontica e sorprendente sonorità delle fisarmoniche di Luca Zanetti (tra cui il nuovo modello LZ64, “in quinta”, brevettata dallo stesso Zanetti per il mercato internazionale) e dal violoncello gentile di Paola Torsi si avvale della produzione discografica della Zanetti Records, ormai collaudato marchio di fabbrica da alcuni anni.
Dieci brani di cui due musicali compongono un lavoro intimo, essenziale, necessario. Nell’esplorare momenti, luoghi, sentimenti, visioni, comportamenti si entra in un mondo particolare per la canzone d’autore, in cui suono e melodia corrono su un filo sottile, toccando le corde della musica contemporanea. Un istinto, quello dell’artista, di cogliere anche in modo spietato prima di altri le sfumature di una società pesantemente complessa, spogliandosi del troppo, del superfluo, in modo autentico, schietto, vero.
Un consiglio finale, se non avete mai avuto modo di ascoltare la musica di Fabio Caucino, v’invito a farlo, scoprirete un cantautore in grado di rappresentare al meglio la continuità con la grande tradizione dei cantautori italiani, con una vena personalissima tanto sul piano musicale quanto sull’asse poetico-letterario. Adesso infilo le cuffie e con calma e nel silenzio della mia stanza mi metto all’ascolto di Morimmo tutti d’abbondanza, perchè non finisce qui, riparleremo ancora dell’ultimo lavoro di Fabio nelle prossime settimane, non mancate!
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⇒ Foto: Fabio Caucino ≈ Prossimo Appuntamento: martedì 20 aprile
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