Come a volte la zona rossa ci porta a riscoprire una risata sincera
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⇒ di Ilaria Bortot ≈ A-Tipicamente Mamma
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Si ritorna alla lentezza. Forzata, però.
Siamo tornati nella zona rossa e alla “DAD” – che a 4 anni si limita a un video della Santa Maestra che propone esercizi per intrattenerli un po’.
Non è facile. Non è nemmeno bello. Non imbastirò un pezzo su “quanto stanno perdendo della vita” i bambini – che ne parlano già tanti altri. In realtà quello che vorrei raccontarvi è della pazienza incredibile che sto notando e della bellezza del provare a fare qualcosa insieme senza abbandonare il proprio mondo.
Io devo lavorare – certe mattine di più certe di meno – ma diciamo di base qualche ora sempre. Adele è in casa fino almeno al 6 aprile. Dobbiamo provare a coesistere.
Con i nostri interessi, le nostre capacità, le nostre giornate no, la stanchezza e il freddo. L’altra settimana anche col sole non si andava oltre ai -10° (non proprio facile da accettare).
A voglia a dire di trovare una routine, una giornata scandita di cose da fare ma non è cosa mia. Non ci riesco – non mi appartiene. Però – a differenza dello scorso lockdown – questo giro siamo allenate. Ci capiamo tanto, ci supportiamo tanto e soprattutto – ci amalgamiamo.
Quindi da brave coinquiline facciamo le nostre cose – a volte insieme, a volte no – ci diamo degli spazi e se abbiamo bisogno di qualcosa lo chiediamo. Che sia un biscotto o un volersi fare la doccia in pace – io e lei abbiamo imparato a comunicare. Ed è davvero bellissimo.
Oggi ad esempio ci siamo messe a tinteggiare insieme – ed è stato così rilassante vedere che non serviva “stare attenti” che facesse bene ma bastava guardarci e ridere perché eravamo davvero felici di essere insieme. Ovviamente non è sempre così. Ma oggi voglio concentrarmi su quello sguardo e su una vocina dolce che mi dice “Visto mamma? Mi ricordo ancora come si usa il pennello!”
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⇒ Foto: Ilaria Bortot ≈ Prossimo Appuntamento: venerdì 23 aprile
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