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Riguardo alla nostra prigionia su questa astronave aliena ci sono sviluppi.
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Da: Spazioprofondo64@gmail.com
A: info@bradipodiario.it
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Ho reclamato una violazione dei diritti umani a causa delle ristrette dimensioni della nostra cella. Il nemesiano inquirente ha dato una risposta sferzante, non del tutto priva di un suo “perché”. Ci ha spiegato che la nostra cella era perfettamente in regola con la convenzione interplanetaria per il trasporto dei detenuti in attesa di giudizio. La convenzione vuole che la cella sia conformata secondo gli usi del pianeta di provenienza del detenuto. Ci ha mostrato anche un catalogo di celle terrestri per farci vedere che non lasciava nulla al caso, e ci ha informato di avere scelto un modello di cella del paese più democratico del pianeta, cioè gli Stati Uniti d’America. E fin qui va bene, però ci ha detto che causa penuria di fondi avevano dovuto ripiegare sul modello di cella più economico del catalogo americano, un tipo di cella meglio noto come modello Guantanamo, due metri per due con arredo minimalista. Si mette male. Guantanamo l’abbiamo chiuso però – ho fatto notare io – memore di alcune notizie di giornale un po’ confuse che giravano qualche anno fa. Le celle sono chiuse -ha detto l’inquirente prontamente – ma vi siete dimenticati di fare uscire prima quelli che c’erano dentro, per cui sono ancora nel catalogo. A volte vedi un piccolo dettaglio che ti sfugge cambia tutto. Pignoli questi nemesiani. Nancy “detta la pelosa” è svenuta – fatto che di solito impressiona favorevolmente la giuria – e a quel punto è intervenuto RH Positivo, il nostro zanzarone interprete, il quale le ha infilato nel braccio il suo pungiglione e con un uso forse innaturale dello stesso le ha fatto una trasfusione di sangue rigenerante. Speriamo bene.
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