Come Bambini Di Sera

di Gianfranco Gonella

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Un anno migliore… senza voler fare il menagramo vi ricordo che è un anno bisesto…

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Cari amici bradipolettori, quando leggerete questo articolo sarete già nel nuovo anno che si spera, come sempre, possa essere migliore di quello appena trascorso.

Non voglio fare il menagramo e voglio ancora vedere il bicchiere mezzo pieno, ma voglio ricordarvi che il 2024 sarà nuovamente un anno bisestile e che un vecchio detto popolare cita “Anno bisesto, anno funesto”.

Se pensiamo al 2020 poi, con la pandemia e il lockdown, noi comuni mortali dovremmo preoccuparci, ma se fossimo delle celebrità o avessimo una qual certa fama potremmo dormire sonni tranquilli?

John Lennon fu assassinato nel 1980, Martin Luther King e Robert Kennedy nel 1968, Gandhi nel 1948. E se volessimo continuare, il Titanic è affondato nel 1912, lo tsunami nell’Oceano Indiano nel 2004, i terremoti di Messina, del Friuli e dell’Irpinia rispettivamente nel 1908, nel 1976 e nel 1980.

Si potrebbe continuare, basta entrare in internet per leggere di tutto e di più, ma c’è anche da dire che, come già più volte scritto, fa più rumore “un albero che cade piuttosto che una foresta che cresce”, la scoperta della penicillina da parte di Alexander Fleming accadde nel 1928, lo stesso anno nel quale l’indice di borsa allora più importante, il Dow Jones salì del 50%, che il fumetto Topolino vide la luce nel 1928, la più grande rete d’informazione inglese, la BBC nacque nel 1936 e l’autostrada del Sole, che collegava finalmente Milano con Napoli, passando per Bologna è datata 1964.

Anche qui è possibile consultare il web per trovare altre e più esaurienti notizie. E allora, tornando a quanto ho scritto nelle prime righe di questo articolo, anno bisesto anno funesto o no? Voglio essere realista, non vedo tanto da rallegrarmi in questo periodo.

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Russia e Ucraina stanno continuando una guerra che al momento non vede spiragli di pace: l’occidente continua ad aiutare economicamente Kiev, fornendo armi sperando di fiaccare il regime di Putin con un embargo solo sulla carta, ma per vie traverse continua a mantenere rapporti economici con i russi.

Se veramente si fosse arrivati ad un embargo come quello che gli Stati Uniti hanno, e continuano, ad avere con Cuba, dopo due anni di restrizioni, ricordandomi di com’era la Russia che ho avuto la fortuna di visitare in tempi recenti, ora quest’ultima sarebbe alla fame e sicuramente si sarebbe ribellata al regime.

Ma l’occidente confida di poter mettere mano in un futuro prossimo sulla ricostruzione post bellica e sappiamo bene che questo significherà in futuro, poter poi dettare le condizioni politiche degli stati interessati, come gli USA con noi nel dopoguerra.

E se tutti abbiamo espresso vicinanza a Israele per l’efferato attacco a persone inermi da parte di Hamas non possiamo ora tacere e, soprattutto, non fare niente di concreto per condannare il regime fascista di Gerusalemme per gli eccidi che quotidianamente perpetua sulla popolazione palestinese.

In questo caso solo parole pronunciate all’ONU, ma concretamente nulla, e uno come me si chiede “ma a che c…o serve l’ONU?”.

Natale è appena passato e noi per giustificare che questa festività non ha più il significato che dovrebbe avere con servizi giornalistici, radiofonici e televisivi, ci ripetiamo che è ormai una festa per i bambini, che noi adulti abbiamo altro a cui pensare.

E, per combinazione, in questo fine anno facciamo passare una manovra finanziaria che si preannuncia con effetti disastrosi per i più, che molti dei progetti presentati e, in un primo tempo approvati, non avranno più i finanziamenti attesi dal PNRR perché come il gioco delle tre carte si prenderà di qua per mettere di là in ordine sparso, dove c’è da guadagnare elettoralmente di più, del resto nell’anno bisesto ci sono solo le elezioni europee che eleggeranno il nuovo parlamento che dovrà dare le linee guida all’Europa per i prossimi anni.

Così il nostro primo ministro marca visita, ed essendo in malattia come dipendente pubblico non può uscire di casa liberamente temendo una visita fiscale annulla la conferenza stampa di fine anno. Ma ha fatto comunque in tempo a scagliarsi contro la nota influencer per una brutta storia di panettoni e beneficenza.

Anche qui non voglio prendere le difese della Ferragni, che in buona fede o in cattiva fede, nella questione ha sicuramente tratto vantaggio, ma mi chiedo come mai questa storia è venuta fuori solo oggi dopo che suo marito, Fedez, si era espresso molto chiaramente su cosa ne pensava dei politici che vanno a certi eventi solo per fare passerella?

Mi riferisco alla giornata organizzata per la raccolta del sangue e della comparsata del fratello del presidente del Senato e dopo che sempre Fedez aveva denunciato pubblicamente in quella trasmissione tagliata dalla RAI e migrata sull’ultimo tasto del telecomando di come in questa finanziaria si fossero drasticamente tagliati i fondi per l’assistenza ai malati affetti da malattie mentali.

Combinazioni, solo combinazioni.

E i bambini che dovrebbero pensare solo a giocare continuano a morire anche in quei tunnel che dovrebbero garantirgli qualche possibilità di salvezza.

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Il brano scelto per il titolo è tratto dall’album Tunnel scritto e interpretato dal gruppo vicentino degli Abissi infiniti. Il gruppo è come tanti altri nati negli anni a cavallo tra il 1975 e il 1980, una meteora. Sono ragazzi che sembrano più legati al pop che non al prog al quale cercano comunque di avvicinarsi. Nella loro produzione sonora spaziano nei vari generi alla ricerca di una loro strada che non arriverà mai.

I brani che scrivono vedranno la luce solo nel 1981, quando ormai la loro fonte ispiratrice si è esaurita e si perderanno di vista, sciogliendosi.

Dell’album si ricorda solo la bellezza della copertina, opera di Enrico Kotterl, autore dei testi del disco e musicista aggiunto del gruppo. Kotterl era, ed è tuttora un designer grafico di buona fama. Alcune sonorità ricordano i New Trolls con la chitarra elettrica a fare da protagonista.

Per saperne di più il link che vi rimanda alla loro storia, mentre per ascoltare il brano il link è il seguente.

Ancora buon anno a tutti e…incrociamo le dita.

Foto: m.media-amazon.com

Il Mito Ostinato ritorna lunedì 29 gennaio

3 Comments

  1. Claudio Savergnini Reply

    Tu Gianfranco hai la propensione a soffermarti sul bicchiere mezzo pieno, che citi sovente; buon per te! Io invece mi sento come un sommeiller più avvezzo ad assaggiare la metà vuota del calice.
    Vorrei domandarti solo questo: quale pensi possa essere un’azione concreta?
    Cosa potremmo fare di “concreto” per condannare il regime fascista di Gerusalemme?
    Te lo chiedo per la curiosità di saperlo, ma anticipo fin d’ora: non sono certo che troverei la tua risposta pienamente soddisfacente; qualcosa potrei condividerla, ma potrei forse trovarci altro di inaccettabile o inapplicabile: non saremmo insomma in pieno accordo (sto facendo, per ora, un’ipotesi teorica). Fin qui ho fatto una domanda ed esposto un ragionamento in cui saremmo solo in due a discuterne. Ma se estendessimo il quesito a migliaia di persone, avremmo sicuramente centinaia di risposte o reazioni diverse e si cadrebbe facilmente nelle pastoie della teoria della complessità.
    La complessità è un fenomeno naturale che i fisici studiano già da tempo; è descritta da equazioni piuttosto complicate, con tantissime variabili e dipendenti da molti parametri. Non è semplice descriverla a un profano, non ci proverei nemmeno se ne fossi capace, d’altra parte l’han chiamata così mica per niente!
    Ti ho menzionato questa teoria perchè trovo che gli studi storici e le analisi geopolitiche dovrebbero saper tenere conto degli aspetti dei sistemi complessi. Le società umane sono suddivise in tanti stati, sia limitrofi che non confinanti (ma questi ultimi mantengono reciproche relazioni economiche, anche se distanti); le varie collettività sono divise dalle religioni, sono composte di etnie diverse, alcune sono governate da democrazie e altre da regimi dittatoriali e tutto questo, globalmente, mi sembra che formi veramente un “sistema complesso”.
    A complicare il quadro bisogna tenere poi conto di un’altra cosa. Un uragano si forma e si accresce sostanzialmente con la reazione di pochissimi elementi quali acqua e aria, che a livello chimico-fisico si presentano in modo piuttosto omogeneo (hanno cioè un ristretto campo di variabilità) mentre gli insediamenti umani (che siano composti di poche migliaia o da milioni di individui) presentano tutti un certo grado di aleatorietà.
    Prova ne è che gli uragani si possono prevedere, le guerre no.
    Fatta questa rapida panoramica sul grado di complessità della società mondiale, provo a semplificare in modo grossolano: la sintesi è che nel modo c’è gente che mangia tutti i giorni e difende questo privilegio da chi, affamato, si accontenterebbe anche solo degli avanzi; le conseguenze sono bombe, guerre e genocidi.
    Guerre e genocidi per scongiurare i quali si è pensato bene, nel 1945, di far nascere quella buffa organizzazione della quale ti sei già domandato l’utilità. Quelle Nazioni Unite che, adesso, ci fanno solo ridere per quanto, seppur “unite”, contano così poco nello scenario mondiale.
    E tornando alla mia domanda iniziale mi sento di dire: ma da che pulpito dovremmo sporgerci, per esecrare il regime fascista di Netanyahu, quando noi stessi ci siamo ridotti ad avere questa destra impresentabile che governa il paese? Nonostante regolari e democratiche elezioni, non siamo riusciti a tenerla all’opposizione: pensi seriamente che potremmo fare qualcosa di meglio, di “concreto”, nei confronti di altre destre altrove nel mondo? Come ho già espresso in altre occasioni, io ribadisco il mio pessimismo. Poi sarò felicissimo si essere smentito, vorrei esserlo domani stesso, ma non mi accontenterò solo di belle parole: sono pronto a rimangiarmi tutto; appena potrò toccar con mano dei veri cambiamenti.

  2. Gian Reply

    Hai perfettamente ragione, non sono in grado di dare una risposta che possa soddisfarti o soddisfare chicchessia.
    Ma allora cosa possiamo fare?
    Continuare a subire?
    Fare la rivoluzione?
    Continuare nell’indifferenza?
    Sfilare in corteo scandendo slogan, e poi tornare a casa e continuare nella solita routine?
    Te lo ripeto, non lo so.
    So cosa faccio io, nel mio piccolo.
    Non voto e continuo a criticare tutte le forme di populismo e totalitarismo, continuo a portare avanti con coerenza il mio pensiero, continuo a denunciare il marcio che mi circonda quando ne vengo a conoscenza.
    Un’azione concreta potrebbe essere il boicottaggio nell’acquisto di prodotti provenienti da quegli stati, ad esempio i pompelmi israeliani, ma mi potresti contestare che quando a fare il pieno alla mia macchina continuo a foraggiare gli sceicchi integralisti.
    Sono sconfortato, come ti ho detto, non sono in grado di dare risposte.
    L’unica speranza è che siano i popoli coinvolti a saper dire basta, ma in Israele il governo Netanyahu continua ad essere votato come Putin in Russia.
    Gli USA si apprestano a riportare alla presidenza Trump nonostante tutto quello che ha fatto e che è sotto gli occhi di tutti, l’Argentina ha eletto per presidente uno che si definisce “LOCO”, Pazzo.
    Noi dopo il tragico ventennio berlusconiano abbiamo eletto i suoi discepoli.
    E questo perché?
    Perché non siamo stati capaci di mettere in competizione delle figure credibili.
    Ricordo che i rifondaroli di Bertinotti fecero cadere Prodi e che poi come coalizione di centrosinistra riuscimmo a mettere in competizione contro l’armata delle destre una figura come Rutelli, il che è tutto detto.
    Siamo dei Tafazzi, l’augurio è che non si trovino più delle bottiglie e si torni a bere metaforicamente con le mani alla fonte.
    Però il bicchiere mezzo pieno lo vedo ancora anche grazie alla discussione che sempre ne viene fuori a dispetto del pensiero unico dove vogliono portarci.
    Un abbraccio

  3. Gian Reply

    Volevo solo specificare che la mia affermazione “non voto” non vuole significare che non mi reco alle urne. Voglio solo ribadire che non voto questi cialtroni che nulla hanno a che spartire con le mie idee. Indipendentemente dalle persone non metterò mai la mia croce su chi rappresenta o vuole rappresentare una formazione di centro,incapace di schierarsi e meno che mai di destra.

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