Diario Dell’Isolamento 3

In questi giorni dove siamo costretti a rimanere il più tempo possibile in casa, come redazione abbiamo deciso di raccogliere impressioni e riflessioni su cosa succede nelle nostre città. Augurandoci che questo spazio abbia breve durata, proseguiamo, in questo terzo appuntamento, con un contributo di Guido Bigotti di Milano.

Date

23 marzo 2020, una data come un’altra  o forse o no? Chi l’avrebbe immaginato tempo fa che questa data o meglio questo periodo ci rimarrà in mente per sempre.

E’ una situazione incredibile quello che stiamo vivendo; mi fa venire in mente quando ero piccolo e mia nonna materna, Agnese, ci raccontava di come durante la guerra lei e mia mamma Edda erano scappate da Milano per raggiungere i suoi genitori a Sermide, piccola cittadina in provincia di Mantova in attesa che passassero quei momenti difficili.

Ricordo ancora quelle parole, quei racconti  che mi si presentavano con un colore sbiadito come le vecchie foto; periodo che facevo fatica ad immaginare, ma che oggi, più che mai li rivivo in prima persona con le stesse sensazioni di smarrimento difronte ad un male invisibile.

Zone rosse, divieti di vario genere che in questi giorni sono cambiati di giorno in giorno, peggiorando vista la gravita’ in cui ci siamo ritrovati. In giro per la città vedo gente spaventata, sospettosa. Vietato darsi baci, abbracci e tantomeno strette di mano, al massimo pugno contro pugno per un saluto, una strusciata di piede, di ginocchio o un ciao ciao con la mano da distante. 

Una città strana quella che abbiamo difronte ai nostri occhi; locali, cinema e musei chiusi, ritrovi di ogni genere vietati, economia in crisi e tante aziende chiuse fino a data da destinarsi. Mi sembra di essere in un film di fantascienza, in un prossimo futuro irreale ed invece e’ più che mai reale e lo stiamo vivendo sulla nostra pelle. Sono il primo ad arrabbiarmi per tutto quello che sta succedendo e per tutte le limitazioni che lo Stato ci sta imponendo, ma credo sia giusto così, dobbiamo farcene una ragione. Obbligo di stare in casa e limitare le uscite solo per la spesa e per acquisti in farmacia o giornali e simili. Ho riscoperto il senso del tempo, della lettura, dei giochi… Mi manca molto non poter andare in bici e fare radio, due delle mie tante passioni.

Andare per mostre o musei con Sara, mia moglie o visitare le splendide città della nostra stupenda penisola. Ma tornerà questo tempo, ne sono sicuro, con un po’ di pazienza, siamo un popolo forte che ne ha viste tante nei secoli passati e tutto questo passera’.

Con Sara – è sempre la mia consorte… – parlavo pochi giorni fa, immaginando quando saremo anziani e ci ricorderemo di questi momenti parlandone con i nostri nipoti. Potremmo raccontare di questo incredibile periodo che stiamo vivendo e diremo loro io nel 2020 c’ero e ho vissuto l’ondata di devastazione e caos pazzesco creata dal coronavirus in tutto il mondo, ma poi ne siamo usciti alla grande e più forti di prima.

Tra le tante cose che ho dovuto sospendere è la mia trasmissione radiofonica A Tempo Di Sport in onda il sabato alle 10 sulle frequenze di Kristall Radio Milano, in questo periodo di isolamento, manderanno in onda delle repliche, che v’invito ad ascoltare.

GUIDO BIGOTTI

Foto: Guido Bigotti

Diario Dell’Isolamento ritorna sabato 28 marzo

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