Come non riconoscere nelle poesie di Rodari uno degli autori più amati in assoluto.
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⇒ di Sara Migliorini ≈ Il Bradipo Legge
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“Filastrocca di Capodanno:
fammi gli auguri per tutto l’anno:
voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.”
Oppure, se preferite…
“Indovinami, Indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?”
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un Carnevale e un Ferragosto
e il giorno dopo del lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno!”
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Come non riconoscere nelle due poesie qui sopra uno degli autori più amati in assoluto, con le cui storie e filastrocche siamo cresciuti tutti noi? E’ passato solo qualche mese dal momento in cui si è festeggiato il centenario della nascita di Gianni Rodari e i romanzi, le poesie e i racconti che ha creato non hanno perso un grammo della loro attualità, allegria e dolcezza. In quanti pomeriggi ci ha fatto compagnia mentre affrontavamo le nostre prime letture? Quanti momenti spensierati, di sfrenata fantasia, ci ha fatto vivere con i suoi personaggi?
Per cominciare nel migliore dei modi l’anno nuovo, che speriamo sia foriero per tutti noi di maggior serenità e pace rispetto a quello appena concluso, vi invito ad andare a recuperare il libro di Rodari a cui siete più affezionati, quello che vi è rimasto più nel cuore o magari scoprirne uno che non avete mai letto. Dobbiamo far scorta di leggerezza, allegria ed arguzia e non credo possa esserci viatico migliore per intraprendere un nuovo viaggio lungo 365 giorni. Buon cammino a tutte e a tutti!
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⇒ Foto: Sara Migliorini ≈ Prossimo Appuntamento: Venerdì 4 Febbraio
Grazie Sara, buon anno, che sia sereno per tutti, buon cammino anche a te.
Sempre un piacere leggerti!
Buon anno un caro saluto
Favole al telefono ?
Grazie Sara per il poetico augurio.
Le filastrocche hanno in sé un lato che è allo stesso tempo sia allegro e sia anche sempre molto ancorato con la realtà che si vive.
Il destino non lo so, ma la storia la fanno pur sempre gli uomini…
Le “preferisco” tutte e due, una più sognatrice, l’altra con i piedi per terra. Così è Rodari, spiazzante; ma poi ci lascia sempre con il sorriso e la speranza.
Anche per me amore massimo “Favole al telefono”.
Grazie Sara e buone letture! Così poi ci racconti….