Mi sono recato nel vivaio di Mehrdad – nome che significa regalo del sole – di origine persiana che con la moglie Alaleh – che significa fiore – dispensano consigli sull’acquisto delle piante, ti inseguono e appena metti la mano su una pianta ti travolgono di domande: la sua casa è esposta a est, a ovest, a nord o a sud? Che tipo di acqua usa, dove vuole mettere la pianta, dentro o fuori dall’appartamento? Con lei vivono dei bambini o animali? Il fatto che questa domanda sia unica fa pensare che tra animali e bambini ci sia una correlazione… Ricordate Fermo, il fioraio del film Pane e tulipani – pellicola a dir poco meravigliosa e poetica – che si rifiutava di vendere fiori a chi non sapeva riconoscerne il significato? Ecco Alaleh e Mehrdad, non sono lì per vendere ma per affidare le loro creature solo a chi è in grado di mantenerle, una sorta di affidamento fiduciario.
—-
—–
Prendi un fiorellino… scegli il più carino… più facile a dirsi che a farsi…
—–
Candido è il protagonista di bizzarre avventure dal lunedì al venerdì, amici nessuno, solo qualche conoscente che approfitta della sua ingenuità e indifferenza per il profitto. Abita in periferia, così periferia da non avere nemmeno un nome, indicata come il posto. Nessuna rabbia o delusione, solo malinconia e ironia. La domenica è solo sua, attesa, sospirata, antidoto a tutti i mali, colma di speranze, foriera di libertà.
——
Non ci sono più le stagioni. Vivaldi, fosse nato adesso, non avrebbe potuto scrivere quella meraviglia delle “Quattro Stagioni”. Ci avrebbe messo pochissimo tempo, e archiviava il tutto con un semplice “L’unica stagione”.
——–
La primavera è uguale a fiori, anche nelle vicinanze di casa mia è tutto un fiorire, dalle piante sui balconi, dai giardinetti super curatissimi davanti a casoni multipiani, a quelli spontanei dei giardinetti con margherite e soffioni, di loro si narra che se incontrati all’apice della loro fioritura non vanno ignorati, soffiateli via, divertitevi con loro, i loro semi viaggeranno lontani e se riuscirete a soffiare via tutti i semi in un colpo solo vi aspetterà un anno ricco di sorprese e magari anche un po’ magico! Crederci non costa nulla…
Così anch’io ho deciso di abbellire la mia casa, i miei davanzali, il mio minuscolo balconcino, con tante belle piantine, con la totale disapprovazione di Maria Filippa, che con tutti i profumi che aleggiano nell’aria non fa altro che starnutire, pensavo di risolvere il tutto mettendogli una pinza sul naso, ma non ne ho trovata una delle giuste dimensioni…
Così mi sono ritrovato in mano piante dal nome impronunciabile come la Hydrangea o la Lantana Camara, le uniche adatte secondo Alaleh e Mehrdad per la mia minuscola dimora. All’uscita del vivaio è appeso un grande cartello con scritto: Se qualcuno ruba un fiore per te, non vuol dire che ti ama, semplicemente è il fioraio che è un pò distratto.
Sono tornato a casa con dodici piante, di cui dieci grasse, quelle vanno bene ovunque hanno sentenziato i vivaisti, tre tipi diversi di concime naturale, quattro tipi diversi di terra, vasi, sottovasi, attrezzi vari per il travaso, spruzzino. Ho sistemato il tutto ma sono stato assalito da una forte angoscia, ponendo domande alle creature… Hai troppo sole? Poco sole? Cosa ti serve? Più acqua, meno acqua? Perché non parli?
Maria Filippa mi guardava con uno sguardo preoccupato. Poi ho pensato a due cose: Le piante non sono stupide, non ho mai visto un’edera avvinghiarsi a un cactus… Quindi mi sono tranquillizzato e nella testa mi sono tornate in mente queste parole… Prendi un fiorellino… piantalo in giardino… fino a che varrà l’arcobaleno… Prendi un fiorellino scegli il più carino… posalo sul letto della mamma… quando lei lo scoprirà certo ti sorriderà ed un po’ di più lei t’amerà…Prendi un fiorellino… cogli un mazzolino… fagli fare un grande girotondo… tutto il mondo intorno a te sarà bello dopo che mille voci canteran con te… cantava questa canzone Jocelyn, ricordo che il verso posalo sul letto della mamma, causò qualche problemino allo stesso in quanto ricevette diverse lettere di mamme arrabbiate perché i propri figli sradicavano fiori dai vasi per posarli sul letto… io no, io mettevo direttamente il vaso sul letto, e poi dicono che non amo le piante e i fiori… prendi un fiorellino, scegli il più carino… la la la la la la… E poi venne domenica.
——-
E Poi Venne Domenica ritorna sabato 7 maggio
————-
Sostieni le nostre attività, clicca sull’immagine
Lascia un commento