di Umberto Scopa Umberto Scopa
Nel lontano 1915 era già chiaro che gli insediamenti umani andavano ad alterare l’assetto naturale
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Febbraio 1915, apprezzabile per il valore letterario, oltre che documentaristico, questo scritto di Giulio Brocherel per i lettori della rivista Emporium raccoglie e ordina tutte le osservazioni del suo tempo sulla dinamica delle valanghe.
L’urgenza di questo trattato, sentita già allora, nasce dalla consapevolezza che gli insediamenti delle attività umane avevano preso a disboscare e alterare un assetto naturale antico, interferendo sui movimenti delle enormi masse di neve che prima scorrevano dentro alvei naturali e immutati da millenni.
Ovviamente il valore scientifico è quello che il tempo poteva esprimere, ma io vi invito ad apprezzarlo comunque da differenti punti di vista,
È il 1915, febbraio: ben presto la quiete delle nostre montagne sarà investita da ben altre detonazioni e devastamenti.
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