di Caterina Odennino, Gemma Tarditi
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Piano etico e sociale, di fratellanza e di reciproco sostegno che collega una collettività (vocabolario Treccani)
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Nell’ambito del laboratorio Raccontare/Raccontarsi – denominato in seguito, come il nome di questa rubrica, Ragnatela Di Parole Scritte, svoltosi presso la Portineria di Comunità di Borgo San Paolo a Torino, le partecipanti sono state invitate a riflettere sulle quattro parole del nostro progetto. In questo secondo appuntamento gli elaborati dedicati alla parola Solidarietà. Nel prossimo appuntamento, il termine Sobrietà.
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La solidarietà è sentimento di fratellanza, di aiuto materiale e morale tra le persone di un gruppo, di una collettività. (Caterina Odennino)
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La solidarietà nasce dall’em-patia e dalla com-passione. “Tu sei me e io sono te”, recita la battuta di un film. La solidarietà nasce dal sentirsi persone di uguale dignità, con destini e storie diversi, con alterne fortune, ma compagne di cammino in questo mondo, a volte amiche o sorelle, quando il rapporto è più profondo. Ci si rispecchia nei bisogni e nelle aspirazioni, venendosi incontro per colmare gli uni e provare a realizzare le altre. Esercitare la solidarietà, essere solidali, significa avere uno sguardo ampio, lasciarsi toccare dalle vite altrui, prendere per mano e accompagnare. (Gemma Tarditi)
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Foto di copertina: pixabay.com
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Ragnatela Di Parole Scritte ritorna mercoledì 7 agosto
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Mi pare di capire che la solidarietà sia intesa con valenza positiva, come atteggiamento quasi spontaneo, in incontri nel cammino di vita. Ma può esprimere anche negatività, basta pensare a notizie ultime del gruppo di Casa Pound, persone che hanno espresso solidarietà all’interno del loro gruppo, con identità di atteggiamenti violenti… E nei giovanissimi: quanto la “solidarietà” nel gruppo è sottomissione, necessità di appartenenza a un codice, a un capo…
Certamente la solidarietà rafforza l’unione, il gruppo, la giustizia, l’economia .
“Solidale” indicava per i Romani l’obbligo contratto da una persona di un gruppo di debitori, di pagare interamente il debito
Nel 1789 Solidarite’ indicherà atteggiamento di sostegno, vicinanza ai propri concittadini
E oggi la parola è contenuta nel titolo lV della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea “..fondata sui valori della libertà, dignità, eguaglianza e solidarietà ”
Per cui, ad esempio, nell’Unione si attua la redistribuzione delle risorse economiche, pur con i problemi di conflitto con i diritti di proprietà, di costruzione del mercato…
A diritto corrisponde obbligo?
Quale diverso atteggiamento tra essere caritatevole e essere solidale?
Spero di suscitare ulteriori riflessioni, domande…
Accolgo l’invito di Maria Rosa, vado per punti:
– La “solidarietà” tra i militanti di Casa Pound, e credo valga per altre organizzazioni simili, non è solidarietà, almeno come la intendo io, è cameratismo è la logica del gruppo chiuso, della difesa di quello che loro credono “perfetto, intoccabile”. Anche quando s’infiltrano per portare “solidarietà” a chi si trova in difficoltà è per piantare la loro bandierina, per dimostrarsi superiori, unici.
– Essere solidali non può e non deve essere un obbligo, anzi credo che la solidarietà non vada sbandierata, va vissuta e applicata quotidianamente in silenzio senza gonfiarsi il petto per dimostrare quanto si è bravi.
– Essere caritatevole è una forma passiva, metto a posto la mia coscienza con un obolo, la solidarietà é una forma attiva, significa sporcarsi le mani.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.