di Redazione
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Un team di ricercatori “specializzati” continua ad immortalare per voi l’invasione bradipa in corso…
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Per alcuni è un complotto, una pericolosa minaccia. Per altri il segno evidente di un desiderio di rallentamento. Il bradipo è la lentezza per antonomasia. Un team di ricercatori ha trovato indizi sparsi, quasi per caso, ovunque. Consolazione? Ideale che vuol contagiare l’immaginario? Sintomo di un proposito? A voi lettori la libera interpretazione di questa invasione. Ogni settimana vi proporremo tre scatti, ed una frase che accompagna le immagini, e se anche voi trovate bradipi effigiati in ogni dove, inviateceli, a tutti i bradipo fotografi un regalo targato bradipodiario.
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In un parco protetto del Centro Italia vidi delle immagini di bradipi estremamente solerti nel muoversi, e mi parvero traditori della specie.
Un etologo mi spiegò poi che quei bradipi, data la realtà che li circondava, potevano permettersi di muoversi con maggior disinvoltura.
Come dire che in quel luogo sapevano di non correre pericolo alcuno e potevano spostarsi e uscire dall’immobilismo di tradizione.
Questo mi ha fatto capire che il bradipo, volendo, si muoverebbe anche di più, ma ha capito che non gli conviene: più si sposta, più corre rischi.
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Questo doveva essere uno spazio per il periodo estivo, poi la grande quantità di materiale ricevuto, ci ha fatto pensare che valeva la pena continuare, con un appuntamento ogni quattro settimane. Le foto di questa prima invasione sono state scattate da Gianfranco Gonella e Guido Bigotti (fazzoletti), e dalla nostra lettrice Lorena De Maria (stickers) dove i più attenti noteranno degli intrusi. Cliccando sull’immagine potete apprezzare maggiormente gli scatti bradipi… e qui trovate tutte le invasioni precedenti…
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Immagine: Giuseppe Rissone
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L’Invasione Degli Ultra Bradipi ritorna venerdì 10 novembre
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