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Cerco di ricapitolare l’ultima giornata che ricordo di aver vissuto sul vostro pianeta prima del mio rapimento degli alieni.
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Da: spazioprofondo64@gmail.com
A: info@bradipodiario.it
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Come dicevo era il giorno del voto e nella notte un raduno di miei antenati in sogno mi aveva ingiunto di andare a votare, vincendo le mie resistenze e promettendomi che non avrebbero guardato cosa facevo sulla scheda.
Mi sono alzato controvoglia e ho fatto colazione come sempre inzuppando un biscotto del pleistocene in una tazza di nebbia ferrarese calda e fumante. Poi un claxon dalla strada mi ha chiamato. Era il torpedone dei miei condomini. Quando si vota affittiamo un torpedone condominiale che ci porta al seggio dove tutti votiamo in allegra compagnia, ma uno alla volta. Il nostro condominio si trova a Ferrara e ha un lato che si affaccia sul Po di Volano, con l’accento sulla A, per chi non sapesse la pronuncia esatta. Il Po non vola, scorre… a volte. L’ubicazione del condominio è importante perché altrimenti non capite il motivo per il quale alla comitiva si unisca sempre una pantegana megattera di nome Nancy “detta Nancy la pelosa” e una “zanzara megattera” che si fa chiamare RH positivo, creature entrambe molto avanti nella scala evolutiva. Votano anche loro. Il rischio astensione ha allentato un po’ la severità degli scrutatori.
Con me poi c’è anche il mio pallone da basket che non abbandono mai e porto dentro la cabina vincendo sempre le rimostranze degli scrutatori. Ma o così, o niente. Sulla mia sparizione la memoria arriva al momento in cui entro nella cabina, poi tutto ha cominciato a girare, non solo le sfere, che di natura lo fanno, e da allora non ricordo più nulla. Mai avrei pensato che gli alieni potessero usare le cabine elettorali come strumenti di assunzione in cielo delle loro vittime.
Devo fermarmi qui per ora. Sta finendo il credito, qui lo misurano in parole. Dovrò aspettare domani per continuare. Già ma quando è domani nello spazio? Io poi dico sempre “ci sentiamo domani” ma c’è rischio che domani nello spazio sia da voi fra un milione di anni, quando non avrete più gli smartphone, ma comunicherete emettendo ululati alla luna piena e quelli più avanti picchiando dei legni sulle noci di cocco. Sappiate che ve lo sarete meritati. (2. continua)
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Disegno di Umberto Scopa
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Comicodissea Nello Spazio ritorna venerdì 7 ottobre
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