L’esperienza del Green Campus, nasce dall’esigenza di ricostruire relazioni dopo il periodo di lock down.
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⇒ di Giampiero Monaca ≈ Bradipo Reporter
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L’esperienza del Green Campus tenutosi nel mese di luglio 2020, nasce dall’esigenza, degli insegnanti e delle famiglie della scuola primaria pubblica di Serravalle d’Asti di ricostruire relazioni sociali e cooperative e recuperare apprendimenti e competenze, resi meno saldi durante il periodo di lock down.
Nella Scuola di Serravalle d’Asti si pone in essere una pratica didattica esperienziale, cooperativa di scuola aperta, diffusa e all’aperto denominata “Bimbisvegli“
Viene riconosciuto il diritto ai bambini di apprendere secondo i canali specifici di apprendimento propri dell’età 6-11 anni, quali il gioco, la simulazione, l’empatia, l’errore, la sensorialità.
I bambini vengono riconosciuti come giovani cittadini del mondo di oggi e sono incentivati a prendere parte alla vita sociale attiva, alla cittadinanza critica, all’impegno sociale e solidale.
L’apprendimento viene svolto sia in classe (in ambienti pensati come spazi educanti funzionali) che all’aperto, in contesto rurale e di bosco, o cittadino, (sfruttando ogni stimolo e ogni occasione per una didattica esperienziale, occasionata e incidentale).
Il Campus estivo si è durato per l’intero mese di Luglio, organizzato sotto forma di “Centro estivo” organizzato dalla associazione Bimbisvegli, nata appositamente per poter rendere possibile questa opportunità.
Tutte le attività, organizzate sotto forma di grandi giochi ambientati sui quattro macro argomenti storici (preistoria, antica Grecia, Gallo Celtici, Beduini) hanno coinvolto 56 bambini di età compresa dai 5 ai 13 anni, 3 insegnanti, 4 volontari di Servizio Civile Nazionale 5 volontari dell’associazione ed ex alunni del progetto Bimbisvegli.
Le attività sono tutte state organizzate per inserire all’interno dei giochi, rinforzo e recupero in ogni disciplina scolastica, stimolandone l’uso integrato, andando a radicare competenze trasversali.
Così, ad esempio, vocaboli inglesi sono diventati il vocabolario essenziale dei preistorici, angoli lunghezze e proporzioni hanno reso possibile l’attività degli architetti greci, la scrittura e la narrazione hanno fatto sì che i Celti raccogliessero e difendessero la memoria della loro storia nelle “cronache galliche” difendendole dalla damnatio memoriae dei romani, l’orientamento su carte topografiche e l’astronomia hanno reso possibile per i beduini, popolo pacifico, l’abbandono del conflitto tra arabi e crociati: la guerra la vince chi non la fa.
Tutta l’attività del Green Campus, raccolta in una pubblicazione a cura dell’Università di Macerata, è anche risultata essere una “prova generale” per una riapertura delle attività didattiche con modalità sempre più di scuola diffusa, aperta, cooperativa e all’aperto.
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⇒ Foto: Giampiero Monaca ≈ Prossimo Appuntamento: Martedì 23 febbraio
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