Caffè Babilonia

Sono svariati i motivi che ti spingono a scegliere una nuova lettura… la casa editrice Neri Pozza mi attrae per l’eleganza e l’essenzialità delle sue copertine… questa volta voglio consigliarvi la lettura di “Caffè Babilonia” dell’autrice iraniana Marsha Mehran…

Sono svariati i motivi che ti spingono a scegliere una nuova lettura: il consiglio di un amico, una conversazione “rubata” in treno o in attesa di un bus, una recensione letta su un giornale, una copertina che ti attrae in mezzo a decine di altre. Alle volte ti affidi, semplicemente, alla casa editrice, perché sai che non compie mai scelte banali e scontate. A me capita spesso con la casa editrice Neri Pozza, che porta il nome del suo fondatore, scrittore a sua volta. Attratta dall’eleganza e dall’essenzialità delle copertine, sono passata, avida, a leggermi i risvolti delle stesse e sempre sono rimasta conquistata da storie intriganti e autori nuovi. Proprio una di queste storie voglio consigliarvi stavolta. Si tratta di “Caffè Babilonia” dell’autrice iraniana Marsha Mehran.

Marjan, Bahar e Layla sono tre sorelle, protagoniste della vicenda, costrette a fuggire da Teheran a causa della rivoluzione khomeinista e a rifugiarsi a Londra. Dalla capitale inglese una nuova fuga porta le tre sorelle in un minuscolo paese dell’Irlanda occidentale, Ballinacroagh, per prendere in affitto una ex-panetteria e trasformarla nel Caffè Babilonia del titolo. Qui il talento di Marjan, una maga nel destreggiarsi in cucina e nel dosare spezie e aromi per ricreare le tipiche ricette persiane della propria infanzia, fa sì che il caffè diventi ben presto il punto di riferimento del villaggio. Le tre sorelle, così differenti nei caratteri, eppure sempre pronte a sostenersi vicendevolmente come se fossero un corpo solo, riescono a vincere la diffidenza nei confronti dello straniero, di cui sono fatte oggetto all’inizio e con coraggio ed inesausta energia ci mostrano quanto sia importante non arrendersi mai nella ricerca della serenità.

Lo spunto del romanzo è autobiografico, perché Marsha Mehran, come le tre sorelle del romanzo, è stata costretta ad abbandonare l’Iran alla volta di Buenos Aires, dove i suoi genitori aprirono un caffè. Realtà e finzione s’incrociano, quindi, in queste pagine e danno origine ad una commistione unica di vite e sapori lontani. E’ facile che l’autrice, oltre che una parte della propria biografia, abbia trasferito nelle righe che leggiamo anche i pregiudizi di cui ognuno è fatto oggetto quando arriva da lontano in un ambiente nuovo, portando culture e tradizioni differenti. Quanto sia difficile superare ostilità e diffidenza l’autrice deve averlo provato sulla propria pelle. Eppure il romanzo non risente di alcuna pesantezza, né recriminazione per eventuali ingiustizie patite. Semmai è il contrario e trasuda tutta la gioia e la sorpresa che si provano quando ci si lascia andare alla scoperta e all’incontro con l’altro.

Ad impreziosire ancora di più questo romanzo è il fatto che ogni capitolo comincia con una ricetta della tradizione persiana, ricetta i cui ingredienti vengono indicati ad inizio capitolo e alla cui preparazione veniamo guidati nel corso dello stesso da Marjan. Vengono evocati sapori e profumi esotici e mano a mano che si scorrono i capitoli sembra quasi di sentire sprigionarsi dalle pagine aromi di terre lontane. Un romanzo, mi vien da dire, da assaporare con tutti i sensi lasciandosi andare all’immaginazione e, perché no?, da provare a realizzare anche in cucina con le ricette del lontano Oriente.

SARA MIGLIORINI

Foto: Sara Migliorini

Il Bradipo Legge ritorna giovedì 23 luglio

2 Comments

  1. Paolo Santangelo Reply

    Dopo questo articolo, viene davvero voglia di leggerlo e anche di provare le ricette. Nel caso, farò poi sapere come mi sono venute

  2. Susanna Tamplenizza Reply

    Grazie del suggerimento Sara. Ho in classe una ragazza iraniana. Per questo leggerò ancora più volentieri il romanzo che con la tua abituale grazia ci inviti a conoscere, pensando che possa essere proposto ai ragazzi come mezzo di uno scambio culturale leggero e profondo con la compagna.

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