Bicicletta Perché…

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Mentre sbuffavo e arrancavo sulla ciclabile, e mi dedicavo alla mia attività preferita: pensare e osservare, mi sono accorto di una lampante verità…
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Le biciclette sono dei mezzi inclusivi, le amano i “vecchietti” come me nati negli anni ’70 e che non hanno smesso di pedalare dalle scuole superiori, bicicletta vecchiotta stile “più è conciata e meno fa gola”, cestino anteriore e borse posteriori laterali ricolme di tutto.
Le usano i riders che sfrecciano nelle nostre città, i più veloci di tutti, le usano gli amanti delle fat bikes (in questo caso i tanto temuti pavè e le rotaie dei tram gli fanno letteralmente il solletico!).
Le usano per allenarsi i patiti del fitness, in tutina aderente, caschetto da corsa e bici professionale (il pavè e le rotaie in questo caso, gli danno gli attacchi di panico) e per finire ci sono gli studenti arruffati, i professionisti vintage, le ragazze ambientaliste.
La bicicletta insomma è allegria, un mezzo un po’ anarchico, la trasgressione fatta a due ruote.
Mi chiederete e il monopattino? Beh, quello proprio no! Il monopattino invece divide. Sfrecciano sulle strade, sulle ciclabili giovani nerd malati di innovazione.
Lo usano gli Yuppies riconvertiti in consulenti green, i neolaureati con il completino da City e la camicia immacolata, i ragazzini perbene che l’hanno ottenuto al posto del motorino; alti, composti e sempre in ordine.
Nessuna donna. Perché? Possibile che sia più maschile un mezzo che non fa faticare? E se fosse proprio per quello? O alla guida ci sono solo uomini del secolo scorso, vanitosi? E perché le donne non ci provano? Tutte masochiste votate alla fatica? Le giovani amano troppo i tacchi? O hanno paura di perdere l’equilibrio?
Mi arrovellavo senza trovare risposta, quando all’improvviso mi ha superato un monopattinista doc. Bermuda blu elettrico, t-shirt candida, mascherina al gomito e sneakers giuste. Insomma perfetto! A tracolla un borsello firmato indossato con nonchalance. E li capisco tutto.
Carissimi signori produttori di monopattini, se volete attrarre il mondo femminile, urge aggiungere un gancio robusto sul corpo del monopattino per la borsa di stagione. Che pesa. Anzi due ganci, per portare anche i documenti di lavoro o di studio. Se poi si ferma a fare la spesa… Allora tre.
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Foto: pixabay.com
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Diario Della Bicicletta ritorna martedì 29 novembre
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9 Comments

  1. Gio blo Reply

    La bicicletta e affascinante, con la bicicletta si può viaggiare lentamente per apprezzare il mondo e chi lo popola con dignità e rispetto

  2. ALBERTO Reply

    La sensazione di libertà che ti dà la bicicletta è impagabile;,inoltre l’impegno fisico cancella la negatività liberando la mente dai pesi e dagli affanni quotidiani..altro che monopattino

  3. Ste Reply

    Guido ,
    i tuoi racconti e le tue considerazioni sono sempre interessanti , ogni volta che leggo un tuo articolo sono sempre entusiasta. Continua cosi’ , grazie per le emozioni che ci dai.

  4. Andrea Bertini Reply

    La bicicletta è la bicicletta,che bei articoli Guido, sarò ripetitivo,ma i tuoi articoli Sono sempre interessanti.Grande Guido

  5. Luigi Reply

    Il detto secolare e incontestabile nella sua semplicità era: “hai voluto la bicicletta? …. PEDALA!!!!”
    Non mi capacito di come possano esistere mezzi considerati “green”, che dovrebbero essere movimentati con sforzo muscolare (mens sana in corpore sano) alimentati a energia elettrica, vedi monopattini “sfreccianti” e orribili biciclette dalla pedalata assistita; in salita si fatica ….. o si scende.

  6. Susanna Tamplenizza Reply

    Ogni volta che vengo superata da un monopattino penso: “Ma perché non approfitti della bellezza della bicicletta, che ti permette anche di fare ginnastica, invece di chiuderti dopo in palestra?” E poi, che spavento quando ti sfrecciano accanto sulla ciclabile senza fare alcun rumore e ogni volta sei felice di non aver avuto un piccolo scarto che avrebbe procurato il disastro. Ma la moda può molto. Consolazione: comunque sempre meglio della macchina!
    Grazie Guido che ci fai sorridere e pensare.

  7. Paolo Santangelo Reply

    Il monopattino è poi di una pericolosità incredibile di cui la gente sembra non accorgersi. Vanno velocissimi e non li vedi neanche arrivare. Condivido appieno tutte le tue osservazioni Guido

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