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Una domenica diversa, tra ricordi e per non dimenticare il nostro passato. Un viaggio in bicicletta attraverso la memoria.
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Sono trascorsi tre anni dalla prima edizione de “La bici del partigiano”. Era il 10 aprile 2022 quando per la prima volta, con la sezione ANPI di cui faccio parte, lanciai questa idea di un giro per le vie del nostro quartiere Giambellino – Lorenteggio. Una biciclettata per non dimenticare cosa è stata la Resistenza e di chi è morto inseguendo la libertà. Un’iniziativa nata in sordina, ma che domenica 14 aprile 2024 si terrà per la terza volta consecutiva. Quest’anno sarà un breve percorso che ci vedrà impegnati non solo nel comune di Milano, ma, lambendo il Naviglio Grande, a sconfinare nel comune di Corsico.
Abbiamo, infatti, deciso di far conoscere a chi parteciperà le battaglie che hanno visto protagonisti i partigiani e, quindi, non solo il nostro quartiere. Famosa, a pochi passi da noi, è stata la “battaglia del Ronchetto” nel quartiere Barona, poco distante dal Giambellino, dove è presente un cippo in ricordo dei tre ragazzi partigiani morti durante questa battaglia, affrontando i nazisti. Perdono la vita e qui sono ricordati Domenico Bernori di 21 anni, Giovanni Paghini e Idelio Fantoni di 18. Qui raccontata da Ivano Tajetti del comitato provinciale di Milano dell’ANPI.
Ci sposteremo poi a Corsico, dove, con la sezione ANPI della zona e dello storico Giorgio Villani, conosceremo la storia della “Villa triste”, luogo di detenzione di partigiani, donne e uomini contrari al regime fascista qui portati, interrogati, picchiati e alle volte anche eliminati. Il pomeriggio si concluderà poi presso il “Laboratorio di Quartiere” del Giambellino con rinfresco e breve intervento teatrale e musicale. Il messaggio che vogliamo lanciare? L’l’importanza di non dimenticare.
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Attraverso il lento pedalare per le strade del nostro quartiere l’idea è quella di ricordare soprattutto in questo periodo che stiamo attraversando l’importanza della Pace e della Fratellanza tra gli uomini, mantenendo viva la Memoria sia sulle vittime delle guerre, dell’odio, della violenza, dell’intolleranza, del razzismo e sia sulle motivazioni che portarono a tanto.
Chiudo con una frase di Carlo Smuraglia, politico, avvocato e partigiano italiano “Qualunque cosa accada, siate orgogliosi di essere membri dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, eredi di chi ha sofferto e combattuto per la libertà; e ricordatevi sempre che di questa gloriosa eredità bisogna essere degni, non solo e non tanto per il bene della nostra Associazione, ma per il bene e il futuro del nostro Paese.”
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Foto: Sara Migliorini
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Diario Della Bicicletta ritorna giovedì 9 maggio
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