Aterosclerosi E Rischio Cardiovascolare

di Giovanni Bresciani

___

L’ateriosclerosi, definita la “patologia del benessere”, come riconoscerla, come prevenirla. 

____________________________________________________________________________

___

In questo nuovo appuntamento, il dottor Roberto Rey – presidente dell’Associazione Più Vita In Salute, propone un excursus sull’ateriosclerosi – conosciuta anche come arteriosclerosi – e sui suoi rischi cardiovascolari, da leggere attentamente, per prevenire in tempo l’insorgere di problematiche gravi. Buona salute a tutte/i.

___

L’aterosclerosi è caratterizzata dall’indurimento e dall’aumento di spessore delle pareti delle arterie che distribuiscono il sangue, e quindi l’ossigeno, ai vari organi del nostro corpo. Questa condizione patologica è causata dal deposito di grassi che si accumulano nel rivestimento interno delle pareti.

L’aterosclerosi è causa di importanti patologie cardiovascolari (infarto miocardico, ictus cerebrale, vasculopatia agli arti inferiori) dovute all’ostacolato flusso del sangue che nei casi estremi risulta del tutto impedito.

L’aterosclerosi è malattia multifattoriale, esordisce precocemente e poi progredisce in maniera più o meno rapida; con l’età aumentano i fenomeni legati alla malattia. Contano le caratteristiche genetiche (presenza di eventi cardiovascolari tra i parenti prossimi).

La patologia diventa evidente dopo i 50 anni ed è più frequente negli uomini; viene anche definita “malattia del benessere” ed è causata da scorrette abitudini di vita in particolare da quelle alimentari.

I fattori di rischio dell’aterosclerosi sono: la pressione arteriosa elevata, il fumo di sigaretta, gli eventi infiammatori, il colesterolo LDL >1OO, il colesterolo HDL <40, l’età >45 anni (uomini) >55 anni (donne) nonché la familiarità per infarto in età precoce: nei parenti di 1° grado prima dei 55 anni se maschi, prima dei 65 anni se femmine. Può essere causata da anomalo deposito di grassi e di calcio che si accumulano nel rivestimento interno delle pareti arteriose. Ci sono condizioni di rischio che sono modificabili (fumo di sigaretta, ipertensione, obesità).

___

Valutando la presenza e la severità di tutti questi fattori è possibile stimare la probabilità che un soggetto ha di andare incontro ad eventi cardiovascolari aterosclerotici.

Il colesterolo si ossida per la presenza di radicali liberi e successivamente penetra nelle arterie e dà origine alle placche aterosclerotiche. Il colesterolo è un grasso e come tale è una forma di energia; se viene prodotto in eccesso dal fegato e rimane inutilizzato nel circolo sanguigno, ci fa capire che non sappiamo regolare i nostri bisogni naturali e pertanto accumuliamo nel corpo risorse che rimangono inutilizzate e diventano dannose.  Il colesterolo che si accumula e non viene usato si infiltra nelle pareti dei vasi arteriosi e forma le placche.  È quindi manifestazione di staticità e sedentarietà sia fisica che mentale.

Scarsa attività muscolare, scarso slancio vitale, quieto vivere e rassegnazione sono i presupposti per arrivare a valori elevati di colesterolo che potrebbero essere contenuti con tante passeggiate e con diete a misura delle nostre necessità.

Quando abbiamo a disposizione un’adeguata energia consumiamola in modo salutare. Accumulare i grassi significa non sapere usare quello che serve per vivere bene. Nel nostro corpo ciò che non viene usato correttamente si trasforma in sostanza dannosa.

Le tossine e le scorie finiscono per impedire al sangue di circolare liberamente e correttamente.  In presenza di fattori di rischio per aterosclerosi (aumento della colesterolemia, della pressione arteriosa, della glicemia, o presenza di sostanze che favoriscono eventi infiammatori) spesso derivanti da eccesso di tessuto adiposo, la parete arteriosa produce molecole che facilitano l’aderenza dei globuli bianchi del sangue alla parete interna (endotelio). Finite nello spazio sottoendoteliale queste cellule modulano la loro attività grazie a proteine che influenzano il comportamento delle cellule muscolari lisce presenti nelle pareti delle arterie e quello delle stesse cellule dell’endotelio.

___

Tali modificazioni sono regolate da sostanze (i mediatori) tipiche dei fenomeni infiammatori e immunitari (ad esempio leucotrieni, citochine e i componenti del complemento).  Per effetto di questi processi le cellule muscolari lisce presenti nella tonaca media delle arterie migrano nello spazio sottoendoteliale, proliferano e producono enzimi che innescano il processo dell’aterogenesi in quanto modificano le caratteristiche biologiche dell’endotelio, l’attivazione e la proliferazione cellulare, la morte cellulare e le caratteristiche della matrice extracellulare. In questa fase avvengono le variazioni e l’ossidazione di particolari famiglie di lipoproteine che tengono attivo il processo infiammatorio.

Durante la progressione delle lesioni si possono formare sia dei depositi di calcio sia dei depositi lipidici all’esterno delle cellule, che portano alla formazione di una placca aterosclerotica ricca di lipidi e con un centro necrotico. La placca aterosclerotica è costituita da una capsula esterna fibrosa di spessore variabile che circonda un nucleo più morbido fatto prevalentemente di grassi. L’analisi biochimica rivela che la capsula fibrosa è costituita prevalentemente da una sostanza “il collagene” e da aggregazioni di enzimi secreti dalle cellule muscolari lisce. Questa struttura di contenimento conferisce stabilità alla placca che può così resistere alle deformazioni provocate dalla trazione e dalle forze che su di essa vengono esercitate dal torrente sanguigno e dalla vasodilatazione.

__

Sono individuabili due tipologie di placche aterosclerotiche:

__

    1. Lesioni che producono stenosi del lume ma hanno un cappuccio fibroso,
    2. Lesioni con minore capacità stenosante, con più deposito centrale di lipidi, con cappuccio fibroso più sottile e lacerabile e più facilmente causa di trombosi e occlusione dell’arteria interessata.

Minor rigidità fa bene alle arterie quindi non facciamone un problema. Le occasioni che danno gioia, entusiasmo e libertà mentale sono quelle che portano beneficio al cuore e alle arterie.

Pensare come star bene non deve tradursi in costrizioni della nostra libertà anzi deve liberare da convenzioni sociali e da opinioni qualunquistiche.

__

Immagine: pixabay.com

___

Più Vita In Salute ritorna sabato 6 maggio

___

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *