di Enea Solinas
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Un luogo di incontro, studio e partecipazione che propone iniziative culturali
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Si sa che noi bradipi siamo critici e talvolta diffidenti verso i Mass media, la loro retorica omologatrice, e optiamo per un uso minimo, mirato e il più possibile responsabile anche dei “nuovi media” (da Facebook a TikTok) improntati spesso sulla velocità, la disintermediazione virtuale, la vacuità e talvolta anche la manipolazione più o meno speculativa e intenzionale.
Tutti fenomeni che sono causa ed effetto di un pensiero e un’attitudine culturale ahimè maggioritaria e largamente diffusa e contagiosa.
Con duplice plauso testimonio una realtà sociale divergente e resistente. Lo spazio di aggregazione, incontro, studio e svago di Comala. Molto frequentato da giovani universitari nativi digitali ma con attitudine a usufruire e compartecipare alle risorse di un contesto urbano e sociale. Polo di aggregazione in presenza, fucina di piccoli grandi progetti e iniziative culturali aperte al quartiere.
E fin dalle origini con una motivazione e una scelta di parte che lo rendono ancora più virtuoso al mio modesto giudizio. L’intenzione e opporsi all’ abuso e all’ inflazione di centri commerciali in un quartiere e una città (Torino) già satura di questa tendenza commerciale appiattita e di appropriazione di territorio in n nome della concorrenza e delle leggi di mercato.
Sarò sincero, ho partecipato a poche iniziative e conosco indirettamente il luogo, seguendo per un certo periodo la promozione culturale e i podcast della contestuale web radio Border-Radio.
Proposta variegata di contenuti e programmi anche di ampio respiro, con un certo minutaggio e dunque richiedenti un almeno occasionale approccio lento.
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Un’altra iniziativa spesso agita e propedeutica alla aggregazione non veicolata da algoritmi e newsfeed aggregators è rappresentata dal cinema. Visioni e rassegne proposte dal basso, di divulgazione cinefila, vissuta collettivamente e non nella dimensione privata e per lo più individuale delle piattaforme streaming on demand (e a pagamento).
Un’ idea a suo modo classica e più novecentesca, rinnovata ai tempi della contaminazione tra realtà virtuale e realtà territoriale.
Fra le tante occasioni di vedere film dimenticati o grandi classici o esempi semisconosciuti vi segnalo in particolar modo la rassegna curata da un gruppo informale di cinefili in collaborazione con l’associazione Soconas Incominidos
Questi alcuni dei titoli in programma:
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- Domenica 5 novembre “Frozen River” di Courtney Hunt
- Lunedì 6 novembre “La Generazione Rubata” di Philip Noyce
- Domenica 12 novembre “Lakota Woman” di Frank Pierson
Ma lo spazio delle rassegne cinematografiche dello Spazio Comala continuerà, con varie proposte e titoli.
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Lo spazio Comala è aula studio al chiuso e all’ aperto, centro sociale autogestito, luogo di aggregazione e convivialità.
Si trova a Torino in borgo San Paolo, in corso Ferrucci 65a nei pressi della autostazione bus intercittadini, all’altezza di Piazza Adriano.
Qui potete consultare il loro sito, con contatti e riferimenti.
Qui la loro pagina FB con gli aggiornamenti più costanti di eventi e iniziative culturali.
I podcast di Border Radio li potete cercare su tutte le principali piattaforme e App di streaming radiofonico.
Un esempio di come ancora al giorno d’oggi sia virtuoso la realtà situata sul territorio e attraversata da impegno civile e promozione della cittadinanza attiva.
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Foto: lastampa.it
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Da Battere Le Zampe ritorna mercoledì 20 dicembre
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