di Umberto Scopa Umberto Scopa
Le immersioni dell’archeologo Edward Thompson nel Cenote, un pozzo nella giungla dello Yucatan
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Il “cenote” è un pozzo nella giungla dello Yucatan profondo più di venti metri, ricolmo di una densa melma rossastra fatta di acqua e detriti accumulati nei secoli; è anche custode nel suo fondale dei resti di un antico passato di macabri rituali. Qui avvenivano sacrifici umani al tempo dei Maya; qui le vittime, precipitate al termine di un cerimoniale sacro, scomparivano per sempre in quell’abisso senza ritorno, adorne di gioielli e oggetti preziosi. Questa è la storia della sua scoperta e della sua prima esplorazione mediante immersione. Una storia dove l’archeologia si fonde più che mai con il romanzo d’avventura. Il racconto che potete ascoltare è estratto dal volume “Civiltà sepolte” del 1953 di Kurt Wilhelm Marek e i brani riportati in prima persona sono testimonianze dirette dell’archeologo Edward Thompson il quale osò immergersi per primo con un’attrezzatura da palombaro e attraversare quella sostanza che inghiottiva inesorabilmente e spegneva le ultime disperate grida di terrore delle vittime sacrificate.
Il Contastorie ritorna giovedì 6 luglio
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